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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 11:06.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 14:21.

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Quinta partecipazione consecutiva per il Giappone che da una ventina d'anni si è affacciato al grande calcio imponendo sempre un proprio stile di gioco raggiungendo per due volte gli ottavi di finale senza però mai accedere a posizioni più prestigiose. Ma questa potrebbe essere la volta buona per migliorare il record personale vista la grande esperienza del tecnico italiano Alberto Zaccheroni che stavolta ha deciso di sognare in grande sfruttando l'esperienza maturata dalla squadra in Coppa d'Asia, vinta nel 2011 e le buone prove che hanno sorpreso gli osservatori alle Olimpiadi di Londra.

Ovviamente l'obiettivo principale dei Blu samurai è quello di passare agevolmente il girone per presentarsi agli scontri diretti senza escludere qualche passo ulteriore. In fondo il collettivo di questa squadra è valido, i progressi sul piano della mentalità e della tattica si sono visti e molti giocatori, -Honda, Kagawa e Nagatomo su tutti - si sono confrontati con gli alti livelli del calcio europeo. L'unico neo potrà essere rappresentato da una fisicità che non si può certo definire prorompente. Non ci sono state grandi sorprese dell'ultim'ora nelle convocazioni di Zac, se non la scelt di portare in brasile un attaccante che si è imposto recentemente aggiudicandosi la classifica cannonieri della J-League, Yoshito Okubo. Sono molti i talenti nipponici sui quali saranno puntati i riflettori brasiliani: il difensore Sakai e i due giovani Yoichiro Kakitani e Yuya Osako che scalpitano per trovare spazio e consacrazione anche se probabilmente inizialmente non saranno le prime scelte del tecnico che punta, per le prime gare, su giocatori di maggior esperienza. Quello giapponese è comunque un movimento in grande evoluzione e da tenere monitorato anche per scoprire nuovi talenti da portare in Europa. Nel paese del Sol levante comunque ci sono aspettative altissime soprattutto perché la fiducia riposta 4 anni fa nel tecnico italiano è stata fin qui ampiamente ripagata nonostante qualche tentennamento in corsa. Il ct sta cercando di affinare la tattica per puntellare una difesa troppo perforabile in cui Konno mostra problemi di continuità alternando buone gare a papere troppo ingenue e Nagatomo risulta più utile in fase propositiva che di copertura. Ad Hasebe e Endo sarà affidato quindi un compito di filtro davanti alla difesa oltre che di impostazione.

Il milanista Honda, e il trequartista dello United Kagawa sono i due giocatori di maggior talento e, a loro, il tecnico affida una buona fetta di responsabilità. Il Giappone ha chiuso il girone di qualificazione piazzandosi al sedcondo posto dietro l'Uzbekistan ma precedendo Australia, Giordania, Oman e Iraq.

Il cammino
Il Giappone è inserito nel Gruppo C del Mondiale insieme a Colombia, Costa d'Avorio e Grecia. Esordirà il 14/6 contro la Costa d'Avorio, poi giocherà con la Grecia il 19/6 per chiudere il 24/6 con la Colombia

I convocati
Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Nishikawa (Urawa Reds), Gonda (Fc Tokyo).
Difensori: Inoha (Jubilo Iwata), Konno (Gamba Osaka), Nagatomo (Inter), Morishige (Fc Tokyo), Uchida (Schalke 04), Yoshida (Southampton), Sakai (Hannover), Sakai (Stoccarda).
Centrocampisti: Endo (Gamba Osaka), Hasebe (Norimberga), Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Yamaguchi (Cerezo Osaka).
Attaccanti: Honda (Milan), Okubo (Kawasaki Frontale), Okazaki (Magonza), Kagawa (Manchester United), Kiyotake (Norimberga), Kakitani (Cerezo Osaka), Saito (Yokohama F Marinos), Osako (Monaco).

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