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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 11:07.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 14:20.
Una presenza costante con le sue 15 partecipazioni ai Campionati mondiali, il Messico non è mai arrivato alla fine della competizione. I suoi migliori piazzamenti sono stati i quarti di finale raggiunti nel 1970 e nel 1986 nelle due edizioni ospitate. Nel primo caso fu proprio la nazionale italiana a fermare il cammino dei padroni di casa.
El tricolor non arriva al Mondiale 2014 con grandi ambizioni. Il suo cammino per arrivare alla fase finale è stato piuttosto accidentato. Nell'ottobre scorso la federazione messicana è intervenuta cambiando l'ennesimo allenatore, dopo la brutta sconfitta rimediata contro il Costa Rica per arrivare al play off decisivo contro la Nuova Zelanda.Il nuovo condottiero, Miguel Herrera, si è rimboccato le maniche. Ha lasciato da parte i virtuosismi e ha lavorato molto sul piano tecnico e tattico con grande attenzione alla fase difensiva costruita intorno all'esperienza di Rafael Marquez. E solo in seconda battuta si è preoccupato di trovare soluzioni offensive, soprattutto puntando sul contropiede per sfruttare le caratteristiche di giocatori come Herrera e Dos Santos. L'asso nella manica della nazionale messicana sarà Hernandez, meglio conosciuto come Chicharito, che però non arriva in forma smagliante all'appuntamento dopo una stagione un po' in ombra in Premier League. Ma questa potrebbe essere anche una notizia positiva. La voglia di riscatto di rilancio personale e una stagione che non lo ha certamente stressato o logorato sul piano fisico potrebbe trasformarlo in uno degli attaccanti più pericolosi delle squadre di seconda fascia. Il Messico si è qualificato a questo mondiale piazzandosi quarto nel girone del centro e nord America dietro a Stati Uniti , Costa Rica e Honduras e vincendo poi lo spareggio contro la Nuova Zelanda : una doppia affermazione con un risultato largo (5-1all'andata e 2-4 al ritorno) che ha messo in luce le ottime qualità offensive di Peralta ma ha anche messo in luce qualche pecca di troppo in fase difensiva. Obiettivamente qualcosa ancora da mettere a punto ancora c'è. Escluso a sorpresa il portiere Munoz.
Il cammino
Il Messico è inserito nel gruppo A della fase a gironi insieme a Brasile, Croazia, e Camerun. Non ha grandi possibilità di accedere agli scontri diretti, almeno sulla carta. Esordirà il 13/06 contro il Camerun; il 17/06 sfiderà il Brasile e il 22/06 incrocerà le armi con la Croazia.
I convocati
Portieri: Corona (Cruz Azul), Ochoa (Ajaccio), Talavera (Toluca).
Difensori: Aguilar (America), Guardado (Bayer Leverkusen), Layun (America), Marquez (Leon), Moreno (Espanyol), Reyes (Porto), Javier Rodriguez (America), Salcido (Tigres).
Centrocampisti: Brizuela (Toluca), Fabian (Cruz Azul), Herrera (Porto), Medina (America), Montes (Leon), Pena (Leon), Josè Vazquez (Leon).
Attaccanti: Dos Santos (Villarreal), Hernandez (Manchester United), Jimènez (America), Peralta (Santos Laguna) e Pulido (Tigres).
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