Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 11:11.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 14:19.
Prima degli anni Duemila, qualche sussulto e nulla più, poi la grande avanzata, che presto o tardi potrebbe regalare il trionfo atteso da sempre e mai arrivato. Il Portogallo si è fatto bellissimo nella Coppa del mondo del 1966, la prima alla quale è riuscito a partecipare. Tre vittorie in tre partite nella fase a gironi (storico il 3-1 sul Brasile, con doppietta della stella Eusebio, capocannoniere del torneo con 9 reti), quindi il maestoso recupero contro la Corea del Nord negli ottavi (sotto 0-3, i lusitani si affidano alla Perla nera, che segna 4 volte e consegna la vittoria alla sua squadra), fino allo stop in semifinale contro l'Inghilterra, che passa con una doppietta di Bobby Charlton. Nella finalina per il terzo posto, la Selecção das Quinas batte l'Urss e incassa un bronzo che grida vendetta. Peccato che fino al 2002 saranno solo lacrime e dolori. Dall'edizione che incoronò Eusebio asso del calcio mondiale al torneo disputato in Corea del Sud e Giappone la selezione portoghese raggiungerà infatti soltanto in altre due occasioni la fase finale della manifestazione, non andando mai oltre il primo turno.
A Germania 2006, l'ideale passaggio di consegne tra numeri uno. Da Eusebio a Cristiano Ronaldo, il Portogallo riprende a sognare. La squadra guidata da CR7 fa bottino pieno nella fase a gironi, quindi regola di misura l'Olanda negli ottavi e piega l'Inghilterra ai tiri di rigore. Manco a dirlo, è decisivo dal dischetto il fuoriclasse del Real Madrid. In semifinale, la corsa si ferma contro la Francia. Di Zidane il gol che decide la gara dagli undici metri. Nella gara per assegnare il terzo posto, un altro sgambetto, che questa volta viene confezionato dalla Germania. Nel 2010, l'ultima delusione. Il Portogallo passa agli ottavi e lì si ferma, colpito e affondato dalla Spagna per 1-0. In Brasile, è atteso da un girone ricco di insidie e di gloria (oltre alla Selecção, Germania, Ghana e Stati Uniti). Riuscisse a passare, potrebbe raccogliere gioie da copertina.
Una corsa a due dalla prima all'ultima giornata del girone di qualificazione europeo, fino alla delusione che prende forma nell'ottobre 2013. Non bastano 21 punti in 10 partite a consegnare al Portogallo il gradino più alto del podio. Fa meglio la Russia, che di punti ne fa 22 e costringe la selezione lusitana agli spareggi. La squadra guidata dall'ex centrocampista di Benfica e Sporting Lisbona, Paulo Bento, fallisce il colpo da k.o. nella gara interna contro l'Israele. Gol del capitano Ricardo Costa al 27' e pareggio degli avversari a cinque minuti dalla fine. A nulla servirà la vittoria facile sul Lussemburgo nell'ultima partita del gruppo: Russia al brindisi, Portogallo in analisi. Col senno di poi, però, Cristiano Ronaldo ringrazia. Sì, perché è nel doppio confronto con la Svezia che CR7 mette in forno le prestazioni che spingeranno il presidente della Fifa, Joseph Blatter, a riaprire i giochi per il Pallone d'oro 2013. Nella gara di ritorno, l'attaccante del Real firma la tripletta che lascia di sasso il pubblico della Friends Arena di Solna e regala alla truppa rossoverde il pass per il Brasile.
Tanta, tantissima qualità in tutte le zone del campo, con interpreti in grado di dare del tu alla palla e macinare gioco con verticalizzazioni fulminanti. Dal trio d'oro targato Real Madrid (Cristiano Ronaldo, Pepe e Fabio Coentrao) alla stella del Monaco, Joao Moutinho, dall'estremo difensore dello Sporting Lisbona, Rui Patricio, al sempreverde Nani, dall'estate 2007 al Manchester United ma prossimo alla partenza. E ancora, Raul Meireles del Fenerbahce, Miguel Veloso della Dinamo Kiev, William Carvalho dello Sporting e Silvestre Varela del Porto. Dici Portogallo e pensi a una squadra cui non difetta il talento e neppure il conto in banca. Capitolo "italiani". Rolando dell'Inter è stato lasciato a casa, così come l'ex neroazzurro Quaresma. Ci sono però Postiga, meteora della Lazio, e Neto, ex Siena. Come dire, il lato B della Serie A.
IL CAMMINO
Il Portogallo è stato inserito nel gruppo G della fase a gironi insieme con Germania, Ghana e Stati Uniti. Questo il suo calendario: 16/6 Germania-Portogallo; 22/6 Stati Uniti-Portogallo; 26/6 Portogallo-Ghana.
I CONVOCATI
Portieri: Eduardo (Braga), Patricio (Sporting Lisbona), Beto (Siviglia).
Difensori: Alves (Fenerbahce), Pepe (Real Madrid), Coentrao (Real Madrid), Pereira (Valencia), Costa (Valencia), Neto (Zenit), Almeida (Besiktas).
Centrocampisti: Meireles (Fenerbahce), Nani (Manchester United), Moutinho (Monaco), Veloso (Dinamo Kiev), Varela (Porto), Amorim (Benfica), Vieirinha (Wolfsburg), Carvalho (Sporting Lisbona), Silva (Braga).
Attaccanti: Ronaldo (Real Madrid), Postiga (Lazio), Almeida (Benfica), Eder (Braga).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Diario brasiliano
- Le scuse di Suarez a Chiellini: non morderò mai più nessuno
- Tirare il rigore perfetto si può. Dalla monetina al «cucchiaio», ecco cosa insegnano psicologia e statistica
- Da Rio 2014 a Rio 2016: l'Italia dello sport sogna la rivincita olimpica
- La rivoluzione di Blatter: sì alla moviola in campo (con un occhio alla rielezione)
- Brasile-Cile: la Selecao di Scolari prova a ripartire da Fernandinho
La storia
- La Spagna sul tetto del mondo, per l'Italia una disfatta senza scuse
- A Berlino l'Italia è campione per la quarta volta. I rigori non sono più un tabù
- Brasile «pentacampeao», all'Italia non basta l'acqua Santa del Trap
- Francia campione nel 1998, per l'Italia continua la maledizione dei rigori
- I rigori condannano ancora l'Italia: Brasile campione per la quarta volta