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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2014 alle ore 11:37.
L'ultima modifica è del 12 giugno 2014 alle ore 11:41.

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Papa Francesco con il presidente della Fifa, Joseph Blatter (Afp)Papa Francesco con il presidente della Fifa, Joseph Blatter (Afp)

Brasile 2014, è il momento degli aupici e degli auguri, a poche ore dal primo calcio d'inizio dei Mondiali. Così Papa Francesco affida ad un video messaggio le sue parole incentrate sul rispetto reciproco e sul gioco di squadra: «Nessuno vince da solo: né in campo né nella vita», ricorda, e «Il segreto della vittoria risiede nel saper rispettare il compagno di squadra e l'avversario». Agli Azzurri, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiede di «Giocare con intelligenza, dignità e onore, sempre nel rispetto dei valori dello sport».

Per migliorare, nel calcio e nella vita, neccessario allenamento continuo
Nel suo messaggio, il Papa ha colto l'occasione per tracciare un pararllelo tra sport e calcio e miglioramento della persona attaverso l'impegno. «Nella vita é necessario lottare, allenarsìi impegnarsi per ottenere risultati importanti», ha spiegato Francesco, ricordando che «Lo spirito sportivo ci rimanda in tal modo, un'immagine dei sacrifici necessari per crescere nelle virtù che costruiscono il carattere di una persona. Se per migliorare una persona é necessario un allenamento intenso e continuo - ha aggiunto il Papa - ancora più impegno dovrà essere investito per arrivare all'incontro e alla pace tra individui e tra i popoli «migliorati!».

Vittoria possibile superando individualismo ed egoismo
In un altro passaggio, il Pontefice ha poi ricordato gli "ingredienti" della vittoria: occorre «superare l'individualismo, l'egoismo, tutte le forme di razzismo, di intolleranza e di strumentalizzazione della persona umana». Quindi, essere «individualisti nel calcio rappresenta un ostacolo al successo della squadra; ma se siamo «individualistì nella vita, ignorando le persone che ci circondano, ne riceve un pregiudizio l'intera società».

Napolitano: traguardi difficili sempre possibili con gioco di squadra
A due giorni dall'esordio nel Mondiale, il capo dello Stato ha inviato una lettera, pubblicata questa mattina sulla «Gazzetta dello Sport», in cui saluta Prandelli e la Nazionale e sottolinea come i risultati ottenuti dimostrino che «traguardi in partenza difficili possono essere raggiunti se si lavora insieme, con spirito di squadra, per un obiettivo comune». «Ho avuto la fortuna di conoscere tanti di voi personalmente, a cominciare dal capitano Gigi Buffon, in alcuni incontri in Quirinale per me molto significativi - prosegue la lettera del Quirinale - e «ho potuto così apprezzare lo spirito di sacrificio e l'amore di patria che vi uniscono».

Non coltivare «l'illusione di facili successi», ma «mettetecela tutta»
I risultati ottenuti dalla nostra squadra nazionale « dimostrano come traguardi in partenza difficili possono essere raggiunti se si lavora insieme, con spirito di squadra, per un obiettivo comune. Il vostro impegno ha rappresentato l'immagine più bella del calcio italiano e deve dare a tutti la forza per combattere con sempre maggiore energia e determinazione la violenza e il razzismo». Nel finale, Napolitano invita all'impegno e a non «coltivare l'illusione di facili successi. Quello che vi chiediamo é di giocare con intelligenza, dignità e onore, sempre nel rispetto dei valori dello sport. Mettetecela tutta, mettiamocela tutta».

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