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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2014 alle ore 21:04.
L'ultima modifica è del 17 giugno 2014 alle ore 21:18.
FRANCOFORTE – Alla fine, Angela Merkel era tutta contenta. E a ragione. La sua Germania aveva appena battuto sonoramente il Portogallo per 4-0. Il cancelliere, appassionatissima di calcio, è sceso in spogliatoio per congratulare la Nationalmannschaft: bella foto, lei sorridente in mezzo ai ragazzi, qualcuno a torso nudo. Poi l'attaccante Lukas Podolski le aveva chiesto di fare un "selfie" con lui e Angela lo aveva prontamente accontentato, sguardo intenerita dalla grande vittoria, immediatamente ritrasmesso su Twitter.
Ma, ancor prima del rientro in Germania, sono cominciate le polemiche: la signora Merkel, ha detto qualche politico dell'opposizione, e soprattutto i nuovi spauracchi di Alternative fuer Deutschland, il partito anti-euro, si è fatta un gita calcistica a spese del contribuente. Su un Airbus da 142 posti, battezzato "Konrad Adenauer" sul quale ha ospitato per l'occasione solo 15 passeggeri: politici del suo partito e di altri. Le polemiche non sono nuove. Era successo lo stesso in Sudafrica, ai Mondiali di quattro anni fa. Allora, i liberali erano al Governo e anche sull'aereo del cancelliere. Oggi sono fuori dal Parlamento e fra i contestatori. Il viaggio, sostengono questi, è costato 300mila euro di sole spese di volo al contribuente tedesco. La sinistra della Linke, che quattro anni fa protestava, stavolta era a bordo.
Bell'esempio di prudenza fiscale, sostengono i critici della signora Merkel, che però ha avuto l'accortezza di combinare un incontro con il presidente brasiliano Dilma Rousseff a Brasilia, subito prima della partita, per discutere come approfondire i rapporti fra i due Paesi. E per poterci attaccare la visita allo stadio di Salvador. O viceversa.
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