Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2014 alle ore 07:25.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2014 alle ore 10:11.
O l'una o l'altra dovevano risorgere dopo gli inciampi della prima giornata. È risorto l'Uruguay, e adesso l'Inghilterra è inguaiata. Le speranze di passare agli ottavi sono davvero ridotte al minimo e legate a una serie di calcoli impossibili da fare se non stasera dopo che avranno giocato Italia e Costarica. Luiz Suarez è il cecchino che stende l'undici si Sua Maestà. Finisce 2-1 e a nulla vale il primo tanto atteso gol di Rooney a una competizione mondiale. Cavani e i suoi invece tornano decisamente in corsa.
E pensare che l'uruguagio della provvidenza era dato ko. La rottura del menisco nel maggio scorso sembrava aver compromesso la sua partenza per il Brasile e invece Suarez non solo si è ripreso in tempo per la convocazione ma è sceso addirittura in campo prima del previsto e con una doppietta ha rimesso in carreggiata la ‘celeste'. L'esordio schok contro la sorpresa Costarica è già un ricordo pallido, sempre che le circostanze e i calcoli dell'ultimo minuto non lo facciano riaffiorare accompagnato da un triste rimpianto.
L'Inghilterra ripropone più o meno la formazione sconfitta dagli azzurri con qualche piccolo accorgimento di Roy Hodgson che accentra Rooney alle spalle di Sturridge. L'Inghilterra si affida alle accelerazioni negli ultimi metri di Sterling e Welbeck mentre l'Uruguay la mette sul piano fisico e difende con tutti i suoi effettivi, Cavani su tutti con la stessa abnegazione di sempre. Così vuole Tabarez. Ma la specialità del Matador è quella di lavorare di fino e al 39', lanciato da Lodeiro, inventa uno straordinario assist per il Pistolero appostato sul secondo palo che di testa fulmina Hart. L'Inghilterra prova a rispondere e costruisce anche molto ma è poco concreta sotto porta e sfortunata in una occasione quando sugli sviluppi di un calcio da fermo Rooney colpisce la traversa. Cavani potrebbe chiuderla molto prima ma spreca la palla del ko sull'assist di Lodeiro, e così, Hodgson, con un paio di cambi reinnesca i suoi che trovano il gol del momentaneo pareggio. L'assist straordinario è di Johnson, il sinistro vincente è di Rooney.
Comincia un'altra partita che entrambe le squadre provano a vincere: la sentenza la scrive ancora Suarez a 5' dal fischio finale approfittando di un errore in fase di disimpegno di Gerrard che di testa serve involontariamente l'attaccante uruguagio dal destro velenoso che non perdona. Tutti i verdetti del girone ora sono rimandati all'ultima giornata. L'Italia, allo stato attuale, non sarebbe promossa matematicamente neppure in caso di vittoria sul Costarica (stasera alle 18.00). E sempre nel caso di vittoria azzurra gli inglesi potrebbero ancora sperare in un arrivo a tre a pari punti con Uruguay e Costarica con conseguente calcolo della differenza reti. Attenzione però, perché invece il Costarica, battendo l'Italia avrebbe la certezza del passaggio agli ottavi ed estrometterebbe in maniera definitiva gli inglesi.
Nelle altre gare di giornata è show tra Colombia e la Costa d'Avorio: i Cafeteros vincono anche il secondo match e si portano a punteggio pieno grazie ai gol di James Rodriguez e Quintero che vanificano la rete ivoriana di Gervinho. La Colombia è dunque a un passo dagli ottavi. Il Giappone di Zaccheroni invece delude ancora, bloccato sullo 0-0 da una Grecia ridotta in dieci uomini per più di un tempo. Restano tutte in corsa ma Zac, per salvarsi, dovrebbe battere nell'ultima gara la Colombia e, viste fin qui le rispettive prestazioni, appare un'ipotesi piuttosto remota. Per quanto riguarda la modestissima Grecia, dovrà giocarsi le residue chance contro la Costa d'Avorio. Dura anche qui, soprattutto perché dovrà affrontare la gara della speranza senza il suo capitano Katsouranis, espulso per un evitabilissimo secondo giallo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Diario brasiliano
- Le scuse di Suarez a Chiellini: non morderò mai più nessuno
- Tirare il rigore perfetto si può. Dalla monetina al «cucchiaio», ecco cosa insegnano psicologia e statistica
- Da Rio 2014 a Rio 2016: l'Italia dello sport sogna la rivincita olimpica
- La rivoluzione di Blatter: sì alla moviola in campo (con un occhio alla rielezione)
- Brasile-Cile: la Selecao di Scolari prova a ripartire da Fernandinho
La storia
- La Spagna sul tetto del mondo, per l'Italia una disfatta senza scuse
- A Berlino l'Italia è campione per la quarta volta. I rigori non sono più un tabù
- Brasile «pentacampeao», all'Italia non basta l'acqua Santa del Trap
- Francia campione nel 1998, per l'Italia continua la maledizione dei rigori
- I rigori condannano ancora l'Italia: Brasile campione per la quarta volta