Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2014 alle ore 17:48.
L'ultima modifica è del 23 giugno 2014 alle ore 17:57.
«L'Uruguay ha un senso patriottico che noi non abbiamo: ricordiamoci che siamo l'Italia, giochiamo anche per la Patria». Cesare Prandelli alla vigilia della sfida decisiva contro gli uruguayani fa appello anche ai valori della nazione per motivare gli azzurri.
«Domani sarà una partita dove caratterialmente, psicologicamente e agonisticamente devi essere al loro livello. Loro hanno un senso patriottico che noi non abbiamo come nazione, noi siamo qui anche per rappresentare l'Italia. Se perdiamo un contrasto è perché sono bravi loro, non perché non abbiamo fatto il contrasto. La tattica viene dopo». Il ct della Nazionale ha parlato in conferenza stampa all'Arena Das Dunas di Natal alla vigilia della sfida decisiva contro l'Uruguay. «Dobbiamo superare tutte le difficoltà ambientali e dare tutto quello che possiamo dare, senza alibi - ha aggiunto Prandelli -. È un Mondiale equilibrato e aperto, le partite del passato non contano nulla, conta domani, conta il nostro atteggiamento propositivo, tutte le volte che questa squadra ci metterà in difficoltà dobbiamo avere la forza di ripartire».
Il Ct: «Siamo determinati per vincere»
«Abbiamo la massima fiducia e la massima concentrazione, non voglio che si facciano ragionamenti post gara, non ci pensiamo, siamo determinati per vincere la partita» continua Prandelli, a chi gli chiedeva se un'eliminazione al primo turno equivarrebbe a un fallimento. All'Italia basta il pari, ma «noi non siamo capaci di poter pensare a priori di pareggiare la partita. Se pareggeremo è perché avremo tenuto un certo equilibrio. Di certo non vorrei vedere la squadra pronti-via subire, se dobbiamo subire dobbiamo anche essere bravi nel contrattaccare subito», ha sottolineato Prandelli che ha definito la coppia Cavani-Suarez «tra le più forti dei Mondiali perché hanno senso del gol e si muovono bene. Noi dobbiamo essere bravi a dare poche opportunità a questi attaccanti».
Pirlo: «Speriamo di imporre il nostro gioco e vincere: abbiamo tutte le possibilità per farlo»
Per Andrea Pirlo, uscire subito dal Mondiale «sarebbe una grande delusione per me come per tutta la squadra e per la nazione. Ma non è questo il pensiero che abbiamo in testa, quindi ci stiamo preparando perché non accada».
Alla nazionale basterebbe un pari per staccare il pass per gli ottavi: «Speriamo di vedere un'Italia diversa, non quella che ha vinto con l'Inghilterra ma neanche quella che ha perso con la Costa Rica. Sarà una partita diversa, speriamo di imporre il nostro gioco e vincere la partita, abbiamo tutte le possibilità per farlo. Nessuna squadra gioca per il pareggio e non lo faremo di certo noi domani», ha assicurato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Diario brasiliano
- Le scuse di Suarez a Chiellini: non morderò mai più nessuno
- Tirare il rigore perfetto si può. Dalla monetina al «cucchiaio», ecco cosa insegnano psicologia e statistica
- Da Rio 2014 a Rio 2016: l'Italia dello sport sogna la rivincita olimpica
- La rivoluzione di Blatter: sì alla moviola in campo (con un occhio alla rielezione)
- Brasile-Cile: la Selecao di Scolari prova a ripartire da Fernandinho
La storia
- La Spagna sul tetto del mondo, per l'Italia una disfatta senza scuse
- A Berlino l'Italia è campione per la quarta volta. I rigori non sono più un tabù
- Brasile «pentacampeao», all'Italia non basta l'acqua Santa del Trap
- Francia campione nel 1998, per l'Italia continua la maledizione dei rigori
- I rigori condannano ancora l'Italia: Brasile campione per la quarta volta