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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2014 alle ore 07:17.
L'ultima modifica è del 24 giugno 2014 alle ore 08:53.
Eccolo, il Brasile che aspettavamo. Neymar lo prende per mano, firma una doppietta nel 4-1 col Camerun, trascina i verdeoro in vetta alla classifica del girone, diventa momentaneamente capocannoniere e si prepara alla sfida col Cile negli ottavi. Restano alcune perplessità sul valore assoluto dei pentacampeon , soprattutto in difesa dove campioni di caratura internazionale come David Luiz e Dani Alves continuano a non convincere.
Ma anche davanti, nonostante il gol segnato fortunosamente in fuorigioco, il terzo, Fred resta un ectoplasma, così come Hulk sostituito per la disperazione. Insomma Neymar sta facendo per il Brasile quello che Messi sta facendo per l'Argentina: il salvatore della patria. Anche se la pulce, fin qui, lo ha fatto con giocate estemporanee mentre il suo compagno del Barca è stato decisamente più convincente anche sul piano del gioco. Ma la sensazione è sempre la stessa. Dagli ottavi in poi ci aspettiamo un'altra pasta. E' Neymar a sbloccare il risultato, su assist di Luiz Gustavo, nella gara che vale il primo posto. Ma non è tutto semplice, perché il Camerun ha lo scatto d'orgoglio e pareggia con Matip. Passano meno di 10' ed è ancora Neymar a ripristinare le gerarchie in contropiede. Il Brasile cresce nel secondo tempo, soprattutto con la presenza in campo di Fernandinho che sigla il quarto gol quando ormai dei degli avversari è rimasta solo la rassegnazione per l'eliminazione. Agli ottavi, insieme alla selecao di Scolari, ci sarà infatti il Messico che con il 3-1 sulla Croazia si piazza al secondo posto e si gode la qualificazione anche se adesso, con l'Olanda negli scontri diretti, sarà tutta un'altra musica. Ma intanto la tricolor si sfoga con i gol di Marquez, Guardado e finalmente anche con il giocatore più atteso, il Chicharito Hernandez che chiude i giochi prima del gol della bandiera croato .
Certo, gli oranje saranno clienti difficili da affronta are agli ottavi. Van Gaal ha colto con i suoi il terzo successo e si presenta alla seconda fase a punteggio pieno dopo aver battuto il Cile che non è mai riuscito a creare problemi ai tulipani, apparsi solidi e organizzati e sicuramente tra le squadrre più complete ed equilibrate delle competizione. Fer apre le marcature con un colpo di testa poi la squadra dimostra di saper gestire, senza sprecare energie preziose che serviranno nei prossimi impegni. Poi Depay, servito dallo splendido assist di Robben, trova il raddoppio nei minuti di recupero.
Quanta concretezza, anche senza Van Persie che rientrerà contro il Messico. Il Cile invece, per avere qualche chance col Brasile, deve sperare d riuscire a recuperare Vidal , ieri assente per le condizioni approssimative che lo accompagnano purtroppo fin dal finale di stagione con la Juventus. La giornata di ieri ha segnato anche il congedo definitivo della Spagna che, già eliminata, ha quantomeno regalato alla sua gente un refolo di orgoglio battendo 3-0 l'Australia prima di ripartire mestamente per Madrid dove comincerà la ricostruzione. In campo, molte riserve, in un clima di mestizia generale con il pubblico brasiliano inclemente nei confronti delle furie rosse, per l'occasione o per caso in maglia nera. Nera come la delusione di un mondiale umiliante. La consolazione è una nazionale Under 21 infarcita di talenti fantastici che cresceranno in fretta per aprire un nuovo entusiasmante ciclo come quello che si è appena concluso.
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