Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2014 alle ore 23:34.
L'ultima modifica è del 25 giugno 2014 alle ore 09:24.

My24

«È assurdo rimanere in dieci in una partita come questa. Non ci sono stati falli cattivi o da espulsione. Non si può condizionare così una gara, l'arbitro ha rovinato la partita». Questo il commento a caldo di Cesare Prandelli dopo la cocente eliminazione dai Mondiali arrivata a seguito della sconfitta contro l'Uruguay a Natal. Il commissario tecnico azzurro ha parlato anche della propria posizione: «Mi assumo tutte le responsabilità del progetto tecnico - prosegue Prandelli -. Mi dimetto». Va ricordato che prima dei Mondiali il c.t. aveva rinnovato il contratto per due anni.

Duro anche il giudizio su Mario Balotelli, autore di una pessima prova e lasciato negli spogliatoi all'intervallo dopo l'ammonizione rimediata nel primo tempo: «Lo consideravo, anzi lo considero un grande giocatore. Ma non si riesce mai a capire quando è calmo e quando è nervoso, deve dare maggiori garanzie di equilibrio. L'ho sostituito perché avevo paura di rimanere in dieci».

Lascia anche Abete: «Dimissioni irrevocabili»
«Andrò in consiglio federale presentando le mie dimissioni irrevocabili. Spero che Prandelli ritiri le sue». Queste in conferenza stampa le parole del presidente della Figc, Giancarlo Abete, dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali. «Il ct Prandelli ha rassegnato le dimissioni, io convocherò un Consiglio federale tra venerdì e lunedì. Spero che Cesare ritiri le dimissioni (ma Prandelli ha subito confermato in diretta che anche la sua decisione è irrevocabile,ndr), penso che al di là del risultato che amareggia tutti, sia stato fatto il possibile all'interno dei livelli di competitività del nostro calcio. Il secondo posto agli Europei e alla Confederations, le brillanti qualificazioni non vanno sottovalutate alla luce del risultato di oggi», ha detto Abete prima di soffermarsi sulla propria posizione.

«Io andrò in consiglio federale presentando le mie dimissioni irrevocabili. Avevo già preso questa decisione prima dei Mondiali, a prescindere dal risultato. Lo faccio con grande serenità, continuerò a fare politica sportiva. Convocherò l'assemblea federale o l'11 agosto o in un'altra data utile affinché la ripresa del campionato avvenga con una nuova dirigenza federale. Il nuovo presidente avrà il mio appoggio».

Pirlo, discorso di addio alla squadra. Manca Balotelli
I giocatori azzurri si sono trattenuti ancora negli spogliatoi dopo oltre due ore dalla fine della partita in attesa di Andrea Pirlo chiamato all'antidoping. Pirlo, al suo passo d'addio alla nazionale ha chiesto di fare un discorso ai compagni che lo hanno aspettato tutti insieme. All'appello mancava Mario Balotelli che ha lasciato gli altri già da molto ed è salito sul pullman.

Buffon: «Sempre gli stessi a tirare la carretta»
«Lasciare la Nazionale? Sicuramente dopo il Mondiale del 2010 ci sono state due competizioni dove abbiamo ben figurato, secondi all'Europeo e terzi alla Confederations Cup». Così il portiere dell'Italia, Gianluigi Buffon, dopo l'inattesa eliminazione degli azzurri dalla fase a gironi del Mondiale. «Si pretende la massima serenità di giudizio e correttezza da parte di tutti. Si sente dire che c'è bisogno di ricambi, che Pirlo, Buffon, Barzagli, De Rossi sono vecchi - ha aggiunto poi Buffon a Sky - ma poi quando c'è da tirare la carretta sono sempre questi in prima fila. Andrebbero rispettati di più loro per quello che hanno fatto e quello che rappresentano ancora adesso. Quando si va in campo si deve fare e non basta più vorrebbe fare o farà...».

De Rossi: «Ripartire dagli uomini veri, non dalle figurine»
«Dobbiamo dimenticare in fretta. Anzi mi correggo: dobbiamo tenere bene in mente tutto e ripartire dagli uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: questi non servono alla Nazionale». Lo ha detto, ai microfoni della Rai, Daniele De Rossi, uno dei senatori del team azzurro eliminato anzitempo dal Mondiale. «Sottoscrivo ogni virgola del concetto espresso da Gigi Buffon. Può farci bene ragionare su quanto espresso dal capitano, da uno dei portieri più forti di tutti i tempi. Questo non perché sono fra quei quattro veterani che Gigi ha 'salvato' ma perché é vero che noi incarniamo lo spirito giusto ed é altrettanto vero che noi ci mettiamo sempre la faccia. Chi non si sente di infondere lo stesso impegno, chi non ha la stessa passione rimanga a casa», ha aggiunto De Rossi, sposando in pieno le parole del capitano azzurro, il quale ha elogiato i veterani, tirando indirettamente le orecchie ai giovani, con in prima fila il criticato Mario Balotelli.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.