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Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2014 alle ore 17:35.
L'ultima modifica è del 26 giugno 2014 alle ore 17:41.

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(Afp)(Afp)

Per provare a spiegarne gli attacchi di rabbia incontrollata, in queste anni, sono stati scomodati fior di psicologi. Ma Alla Fifa devono averla pensata come Alcides Ghiggia, l'eroe del trionfo mondiale uruguagio nel 1950 proprio contro il Brasile al Maracanà, che lo aveva definito «o un rapace, o uno fuori di testa». Costa caro a Luiz Suarez il morso – l'ennesimo della sua carriera – affibbiato a Chiellini durante la sfida che c'ha buttato fuori dal Mundial: 9 giornate di squalifica, multa di 100mila franchi svizzeri e 4 mesi d'interdizione da qualsiasi attività calcistica, anche con il suo club, il Liverpool, che sconta un'altra volta la follia del centravanti.

Già nell'aprile 2013, infatti, Suarez era stato squalificato per 10 giornate per aver morso il difensore del Chelsea Ivanovic, e pure nel 2010,quando ancora giocava nell'Ajax,un gesto simile gli era costato 12 giornate e l'appellativo di Cannibale. Senza contare gli insulti razzisti al difensore francese del Manchester United Patrice Evra, costati altre 8 giornate. Ora la nuova meritata mazzata: per Suarez Mondiale finito,e negli ottavi l'Uruguay affronterà a Rio con la temibile Colombia. Luis se la vedrà in tv, magari mordendosi le labbra dalla rabbia di non esserci

Di fatto, il caso Suarez è qui diventato subito affare di Stato. Non certo e non tanto perché in qualche modo di mezzo c'è andata l'Italia (al Brasile non è poi dispiaciuta tanto l'eliminazione dell'unica Nazionale che avrebbe potuto eguagliarne il titolo di "pentacampeon"…), ma perché in linea teorica il destino della Celeste è strettamente intrecciato a quello della Seleçao, nello spicchio di tabellone che avrebbe potuto ospitare noi e che ora è stato giustamente soprannominato "Coppa America",visto che nei quarti s'affronteranno le vincenti di Brasile – Cile e Colombia – Uruguay (che torna in un Mondiale al Maracanà proprio a 64 anni di distanza dal trionfo firmato da Schiaffino e Ghiggia).

Normale quindi che la stampa brasileira abbia enfatizzato non poco il morso del Pistoleiro, e quella uruguagia l'abbia minimizzato o addirittura ignorato, tentando di derubricarlo a (quasi) normale fatto di gioco. Appena ieri il capitano della Celeste,Diego Lugano, aveva difeso a spada tratta ilsuo bomber, sottolineando come un paio di gomitate di Neymar non fossero certo state evidenziate nello stesso modo dai media brasiliani e internazionali. Beh,vista la decisione della Fifa (che pure non impedisce che Suarez – tentato in queste ore dal Barcellona – possa rientrare in eventuali scambi di mercato), sembra aver chiuso definitivamente la vicenda: «Non possiamo tollerare episodi del genere su un campo di calcio, e in particolare al Mondiale», ha duramente commentato il presidente della Commissione disciplinare, Claudio Sulser.

Resta ora da vedere come reagiranno non solo Cavani e compagni, ma anche lo stesso Barcellona (che danno d'immagine può arrecare mettere nello stesso team due "bravi ragazzi" come Messi e Neymar e un Cannibale?) e lo sponsor tecnico (tedesco,con tre bande orizzontali a contraddistinguerlo…) dell'attaccante, che a questo punto potrebbe anche esser tentato dal rompere il contratto a nove zeri che lo lega alla stella uruguaiana.

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