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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2014 alle ore 14:14.
L'ultima modifica è del 06 luglio 2014 alle ore 15:43.

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Tim Krul (Reuters)Tim Krul (Reuters)

Tutti i tasselli vanno a posto. Fine dei voli pindarici. Fine delle fiabe e delle sorprese. Fuori il Belgio e fuori il Costarica. Il cinismo e la razionalità si riprendono il mondiale. In semifinale se la vedranno le quattro squadre più forti. Argentina e Olanda raggiungono Brasile e Germania.Resta un mondiale equilibratissimo. L'Argentina passa, ma passa di misura. L'Olanda si fa trascinare addirittura ai calci di rigore da quella che doveva essere la squadra zavorra del mondiale brasiliano e che se ne va imbattuta, dopo aver dato lezione di grande organizzazione difensiva a tutti, ma proprio a tutti.

Argentina-Belgio è proprio come te la aspetti. Il Belgio, tanto osannato fin qui, crolla un po' come tutte le ‘squadre rivelazione'. Perché alla fine, quasi sempre, tra il collettivo e la zampata del campione vince il secondo. Ed ecco che Gonzalo Higuain, ancora a secco, si sblocca nel momento giusto e catapulta l'albiceleste in semifinale con un gran gol. Sabella sceglie Lavezzi invece di Aguero, e a sorpresa c'è Biglia (anche se non se ne accorge nessuno perché il suo è un lavoro piuttosto oscuro) è preferito a Gago. Basanta sostituisce lo squalificato Rojo, ed è un bene per limitare le incursioni dei belgi sugli esterni. Wilmots rinuncia ancora a Lukaku preferendogli Origi dal primo minuto. Mertens è in panchina, in campo Mirallas. Stavolta all'Argentina non serve molto per sbloccarsi. All'8′, assist di Di Maria da destra per Higuain che di prima scaraventa in rete dal limite. Il Belgio prova a reagire dopo una manciata di minuti di stordimento, e lo fa con una conclusione di De Bruyne intercettata da Romero e una girata di testa di Mirallas di poco fuori misura.

La serata di Sabella è però funestata dall'infortunio di Di Maria, costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare più grave del previsto. Sicuramente salterà la semifinale ma i primi accertamenti parlano addirittura di mondiale finito. Nella ripresa Wilmots inserisce Mertens e Lukaku che però non spostano una virgola. Ci provano con più convinzione Fellaini e Van Buyten, sulle palle alta. Ma è l'Argentinaa sfiorare il raddoppio ancora con Higuian che stavolta colpisce la traversa. C'è anche Messi, naturalmente. Gran partita la sua, ma non spettacolare anche se, quando mette la marcia lui, si sta col fiato sospeso. La pulce affronta a tu per tu l'ottimo Courtois che si conferma, nel'occasione, uno dei più grandi portieri del mondiale. In netto calo, dunque il Belgio, ma resta una realtà ben costruita e con larghi margini di miglioramento che potrebbero farne una protagonista di primo piano ai prossimi europei in Francia.

E adesso sarà Argentina-Olanda. Imperdibile la gara di mercoledì prossimo a San Paolo. Finisce così anche la bella favola del Costarica. Ci eravamo affezionati un po' tutti ma alla fine ha vinto la squadra più forte, l'unica in grado di giocarsela con le superpotenze del terzetto già qualificato. Certo, prima di mollare l'osso i ticos si portano a spasso gli arancioni per 120', complici i tre legni colpiti dagli sfortunati tulipani ripagati però dalla genialità di Louis Van Gaal che a pochi secondi dal fischio dell'ultimo supplementare inverte i portieri. Esce Cillessen, più affidabile in senso assoluto, dentro Krul, specialista nell'ammaestrare gli attaccanti sul dischetto. Finisce così 4-3, dopo il tutt'altro che noioso 0-0 dei 120'. Il portiere del Newcastle neutralizza due tiri dal dischetto su cinque.

Lo abbiamo detto fino alla nausea. In questo mondiale tanta differenza l'hanno fatta i portieri. Anche il Costarica ne ha uno da leccarsi i baffi: Navas che si mette subito in mostra respingendo prima il sinistro di Van Persie, poi il destro di Sneijder e ancora di piede dice no a Depay. Dove non arriva lui arrivano i legni: quello colpito da Sneijder, su punizione e poi, frammezzato da altre prodezze del portiere, la deviazione di Tejeda sulla linea che sbatte sulla traversa. Fasi concitatissime dopo il novantesimo. Il Costarica fa tremare Cillessen con la botta del neo entrato Urena e infine ancora Sneijder contro il legno. Per chiudere con l'esaltazione di Krul che intercetta i tiri dal dischetto di Ruiz e Umana mentre gli olandesi non sbagliano un colpo e volano in semifinale.

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