Si comincia a fare luce sulla tragedia del barcone che nella notte fra sabato e domenica scorsa ha visto la morte di oltre 800 immigrati. Secondo la ricostruzione della procura di Catania le cause sarebbero due: lo spostamento dei migranti sull'imbarcazione, che era sovraffollata, e l'errata manovra dello scafista che ha portato il barcone a collidere con il mercantile King Jacobs che era arrivato per soccorrere i migranti.
Il pm: nessuna responsabilità per la nave mercantile
Le manovre errate del comandante del barcone, nel tentativo di abbordare il mercantile, hanno portato il peschereccio a collidere con la nave più grande. «Nessuna responsabilità - afferma il procuratore Giovanni Salvi - può profilarsi, sulla base di quanto emerso, a carico del personale della mercantile che ha doverosamente prestato soccorso e che non ha contributo in alcun modo all'evento fatale». Dalla Procura si ribadisce quindi che «risultano iscritti nel registro delle notizie di reato soltanto il comandante del peschereccio e il componente dell'equipaggio».
Numero vittime ancora da definire
Rimane ancora indefinito il numero preciso dei morti coinvolti nell’incidente. «Non è stato ancora possibile accertare il numero dei morti nel naufragio in Libia, perché i superstiti riferiscono di cifre comprese tra i 400 e 950 passeggeri, ma secondo alcuni sopravvissuti sentiti su nave Gregoretti e un report del mercantile portoghese si stima che a bordo del barcone ci fossero circa 850 migranti», fanno sapere dalla procura di Catania.
Alfano: fermati i due scafisti della nave affondata
Nella notte il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, fatto sapere che «sono stati fermati i due scafisti dell'imbarcazione affondata: si tratta del comandante, tunisino, e di un suo assistente, siriano». E ha sottolineato che «è arrivata, nel porto di Catania, una nave della Capitaneria con a bordo i superstiti del naufragio. Sulla nave, la Polizia di Stato ha svolto interrogatori e confronti che hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catania di individuare e disporre il fermo dei due scafisti». Costoro dovranno rispondere di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento della immigrazione clandestina. Ad accogliere a Catania i migranti sopravvissuti anche il ministro Graziano Delrio.
La stima Onu: 800 vittime
Per i rappresentanti dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati e dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, il naufragio di domenica avrebbe fatto 800 vittime. «Possiamo dire che 800 persone sono morte», ha dichiarato Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr in Italia; una stima poi confermata dal portavoce dell'Oim Flavio di Giacomo. «Abbiamo confrontato le testimonianze, c'erano un po' più di 800 persone a bordo, tra cui alcuni bambini di 10, 12 anni. C'erano siriani, circa 150 eritrei, somali. Erano partiti sabato alle 8 da Tripoli», ha spiegato Sami. I sopravvissuti sono invece «originari del Mali, dello Gambia, del Senegal, della Somalia, dell'Eritrea e del Bangladesh», ha aggiunto Di Giacomo, precisando che tra di loro figurano anche quattro minori.
Nel 2015 si rischiano 30mila morti nel Mediterraneo
Quest’anno si rischia di assistere alla morte di 30.000 migranti nel Mediterraneo se il bilancio di questi primi quattro mesi verrà replicato da qui alla fine dell’anno. Questo l'allarme lanciato dall’Organizzaione internazionale per le migrazioni (Oim), dopo aver evidenziato come oggi il bilancio sia 30 volte superiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno.
«L'Oim calcola che il bilancio dei morti è al momento oltre 30 volte quello registrato nello stesso periodo del 2014, quando i migranti morti sono stati solo 56 - ha detto il portavoce Joel Millman da Ginevra - ora l'Oim teme che il bilancio complessivo del 2014, di 3.279 migranti morti nel Mediterraneo, possa essere superato quest'anno nell'arco di poche settimane e che possa toccare i 30.000 morti entro la fine dell'anno, alla luce dell'attuale bilancio».
Un timore dovuto anche alla constatazione del fatto che i trafficanti di esseri umani stanno ammassando sempre più migranti sulle imbarcazioni, che risultato così a maggior rischio naufragio. Secondo Millman l'imbarcazione naufragata domenica scorsa con 800 persone a bordo, «lo scorso anno avrebbe portato 200 persone». «Se c'è davvero carenza di imbarcazioni è così che faranno. Se è questo il caso, e pare sia così, c'è motivo di temere che il tasso di decessi possa aumentare in modo astronomico, perché si stanno comportando così per trasportare le persone», ha aggiunto.
Prodi: bene Consiglio Ue, ma tragedie del mare «inevitabili»
Le tragedie del mare, come quella nel Canale di Sicilia purtroppo «non sono evitabili», si può solo «limitarne la portata, con misure di buon senso, come accadeva con Mare Nostrum». Per Romano Prodi, che ne ha parlato questa mattina nel corso di una intervista a Radio anch’io, è questo l'obiettivo cui deve guardare il Consiglio straordinario della Ue sull'immigrazione fissato per giovedì, che comunque va salutato come un'iniziativa positiva. la convocazione del Consiglio europeo sull’emergenza «è un fatto buono», ha riconosciuto l'ex premier , «ma ma mi sembra difficile che ci possa essere un salto in avanti decisivo. Perché la politica dell'immigrazione non è ancora una politica europea e questo vuol dire che ogni volta tutti gli Stati membri devono mettersi d'accordo».
Interventi Ue su emergenza immigrazione «misure modeste»
Prodi ha comunque criticato le misure che la Ue intende adottare per fronteggiare l'emergenza immigrazione, definite «modeste», a cominciare dall’esiguità dell’aumento dei fondi a disposizione:«Da 3 milioni al mese a 6, ma solo Mare Nostrum ne aveva 9. Anche la distruzione dei barconi è una cosa giusta, ma c'è un fatto di fondo: la politica dell'immigrazione non è ancora una politica europea».
Soccorso peschereccio al largo della Calabria, in salvo 446 migranti
Mentre politica e istituzioni dibattono sulle possibili soluzioni all’emergenza in corso nel mar Mediterraneo, la lista degli sbarchi e dei viaggi della speranza si aggiorna di ora in ora. In Calabria, ad esempio, si è concluso positivamente il soccorso di di 446 migranti, soccorsi all'alba di oggi a bordo di un peschereccio in avaria a circa 80 miglia a sud est della costa. Le operazioni, coordinate dal Centro nazionale di soccorso della Guardia Costiera a Roma, sono terminate intorno alle ore 11.00 con il trasbordo di tutti gli occupanti, tra cui 59 bambini e 95 donne, su una unità della Marina Militare presente in zona.
Soccorsi in mare in Sicilia 99 extracomunitari a bordo di yacht di lusso
In Sicilia, invcece, la Polizia di Ragusa ha arrestato tre scafisti siriani che erano alla guida di uno yacht di lusso con a bordo 99 extracomunitari, compresi 23 bambini forniti di salvagente, bloccato in mare per un'avaria al motore. L’utilizzo di un natante di alta gamma è l’ultimo strattagemma utilizzato dagli scafisti senza scrupoli, che in questo caso hanno utilizzato un vecchio yacht trasportare ricchi migranti, costretti a pagare 8.500 euro a testa, nel tentativo di farli passare come turisti e farli sbarcare sulla costa italiana senza chiedere aiuto. Soccorsi da un mercantile, i migranti sono sbarcati a Pozzallo.
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