L’impianto idroelettrico Enel Green Power di Entracque (Cuneo), dedicato a Luigi Einaudi, è entrato in funzione nel 1982 ed è il più grande d’Italia (oltre che uno dei principali in Europa) con una potenza complessiva installata di circa 1,3 GW. Un vero e proprio colosso: la sua potenza complessiva è dello stesso ordine di grandezza della punta massima di potenza assorbita dall’intera provincia di Torino. “Io per vero non so se esista altra località in cui si trovi riunita una sì gran varietà di acque efficacissime”, disse nel lontano 1855 – ma con una discreta dose di preveggenza – Camillo Benso conte di Cavour.
L’asta idroelettrica dell’alta Valle Gesso è costituita da due dighe, una a quasi 2.000 metri di quota (Chiotas con una capacità di invaso di 27 milioni di metri cubi e alta 120 metri con una lunghezza del coronamento di 230 metri) l’altra a poco più di 900 metri (Piastra, per circa 9 milioni di metri cubi e altezza di 88 metri) mentre il lago naturale Rovina, a 1.535 metri, è posto tra i due sbarramenti: i “salti” previsti sono altrettanti, ovvero Chiotas-Piastra e Rovina-Piastra. In realtà, l’impianto Chiotas-Piastra viene definito di “pompaggio puro” perché durante la notte l'energia prodotta e non richiesta viene sfruttata per pompare parte dell'acqua dal serbatoio della Piastra al Chiotas, in modo da poterla riutilizzare quando c'è più necessità.
La costruzione di questi impianti, iniziata nell’ottobre 1969, ha richiesto decine di anni di lavoro; tutte le opere civili sono all’interno della montagna, la centrale, le gallerie per i canali di derivazione, le condotte forzate e una parte per la realizzazione dei fabbricati esterni sono stati realizzati scavando milioni di metri cubi di roccia. Per tutte le opere sono state necessarie 13 milioni di ore lavorative e sono state utilizzate 35 imprese fra edili ed elettromeccaniche.
Il Lago Rovina, nel dettaglio, è un lago naturale adattato alla captazione ad uso idroelettrico: si trova nel vallone Bucera, all’interno del Parco Alpi Marittime. La sua capacità d’invaso è pari a 1,2 milioni di metri cubi e produce circa 5 Gwh/anno consentendo di risparmiare l’equivalente di 2000 tonnellate annue di CO2 immessa in atmosfera.
Infine, va ricordato che è possibile effettuare una visita guidata, completamente gratuita, alla Centrale Einaudi. Presso il Centro informazioni è visibile un modello, alto ben tre piani, che riproduce il funzionamento dell’impianto, al quale si affiancano una mostra permanente e diversi materiali audiovisivi. Le scolaresche, ma anche i turisti possono prenotarsi per un viaggio a bordo di un trenino, ovviamente elettrico, che li porterà nelle viscere dell’impianto, interamente sotterraneo.
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