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Dossier Una chicca per ciclisti e centauri

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Dossier | N. 93 articoli In bici sulle dighe

Una chicca per ciclisti e centauri

Valico delle Capannelle
Valico delle Capannelle

Il Lago di Campotosto è una meta per sportivi e turisti da tutta Italia. Grazie all’ippovia del Gran Sasso, lunga 300 km, l’equitazione è la disciplina principe da diversi decenni ma in estate gli amanti degli sport acquatici trovano le condizioni ideali per il windsurf ed il kayak. In inverno, invece, il lago ghiacciato rappresenta l’ambiente ideale per pattinare. Non solo, il bacino lacustre (il secondo artificiale per ampiezza in Europa) è anche perfetto per il bird watching con diversi uccelli che lo usano come “stazione di servizio” nel corso delle proprie migrazioni: l’airone cenerino, per esempio, che nidifica ad ottobre per poi ripartire in primavera, ma sono presenti anche il frullino, il beccaccino e il croccolone (simbolo della riserva). Anche la vegetazione offre spunti e colori indimenticabili grazie alla fioritura di molti arbusti quali il ginepro, il biancospino, il maggiociondolo, la rosa canina e la ginestra dei carbonai. Senza dimenticare che tra gennaio, febbraio e marzo, gli incroci cromatici del lago ghiacciato, delle montagne e dei tramonti offrono scorci unici agli appassionati di fotografia.

C'è poi una delle principali attrazioni della zona, immersa nel Parco Naturale del Gran Sasso: la Strada Maestra del Parco, un percorso di circa 80 km che parte da Montorio Al Vomano, praticamente alla base dell’asta idroelettrica di Enel Green Power e passando per alcune dighe (tra cui Piaganini e Provvidenza) scollina sul Passo delle Capannelle a quota 1300 metri e poi imbocca la discesa verso l’Aquila, terminando presso il sito archeologico di Amiternum, un'antica città sabina conquistata dai romani agli inizi del III secolo ac. Questo itinerario viene considerato come uno dei più belli d’Italia, per ciclisti e motociclisti, perché si snoda in territori e paesaggi selvaggi con scarsa presenza umana e tocca borghi caratteristici come Pietracamela e Fano Adriano. Una lingua d’asfalto che separa le due “anime” del Gran Sasso: da un lato il versante dei Monti della Laga, con la sua morfologia dolce, ricca di acque superficiali e di grandi estensioni forestali, dall'altro gli ambienti calcarei del Gran Sasso, con la verticalità imponente delle pareti di roccia carsica. La fauna dell'area annovera, tra gli altri, lupo, capriolo, camoscio e cervo.

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