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Dossier Pianoro Campitelli, salita e altimetria

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Dossier | N. 93 articoliIn bici sulle dighe

Pianoro Campitelli, salita e altimetria

Una salita vera (vedi altimetria dettagliata), che termina nel cuore delle Mainarde, per la precisione a Pianoro Campitelli, a quota 1.420 metri, da cui partono diversi sentieri per praticare trekking su queste catene montuose. L’ascesa può sostanzialmente dividersi in tre parti. La prima, di riscaldamento e con qualche saliscendi parte dalla Diga del Lago di Castel San Vincenzo e porta al paese di Pizzone nel giro di 7 km con un dislivello di circa 200 metri. La seconda parte, decisamente la più dura, ci porta dritti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: 19 tornanti, tutti numerati e distribuiti in splendide faggete, ma anche con ampi scorci a valle, ci fanno compiere un salto di oltre 700 metri in 9 km, con tratti anche oltre il 10%, fino al bivio per il Pianoro delle Forme (Valle Fiorita).

Qui le pendenze si addolciscono e gli ultimi 3 km – tra ampi prati, piccoli laghetti e vette innevate sullo sfondo - ci portano, in un ambiente quasi alpino, fino al traguardo superando il confine tra Molise e Lazio. Proprio su queste montagne, durante la Seconda Guerra Mondiale, correva la famosa Linea Gustav, messa a punto dai nazisti per difendersi dall’avanzata degli alleati. In tutto l’ascesa è lunga 19 km per un dislivello che sfiora i 1.000 metri: per affrontarla serve la gamba “giusta” e una condizione buona, altrimenti c’è l’alto rischio di “piantarsi”. Il traffico? Decisamente poco: siamo su strade di montagna, strette ma in buone condizioni, che permettono al ciclista una vera e propria full immersion nel mondo delle Mainarde.   

 Possibili itinerari: anziché fermarsi al Pianoro Campitelli e tornare indietro dalla stessa strada è possibile percorrere un anello stupendo (ovviamente anche in senso inverso) di 41 km circa e oltre 1000 metri di dislivello. Come? Semplicemente si prosegue in discesa verso Alfadena senza raggiungerla e si svolta a destra imboccando la strada del Valico del Calvario, che in pochi tornanti, sempre in discesa, riporta a Pizzone e alla diga di Castel San Vincenzo.

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