Uno specchio d’acqua incastonato tra le montagne del Molise con tratti tipicamente appenninici ma anche qualche spruzzata di Dolomiti con le vette delle Mainarde. Il bacino artificiale di Castel San Vincenzo si colloca all'interno della vallata in cui scorreva rio Vallorio ed è delimitato, ad est, dalla catena del Monte della Rocchetta e dall'altura su cui sorge l'abitato di Castel San Vincenzo, e ad ovest da una catena di monti oltre i 1.000 metri che presentano ripidissime pareti rocciose sulle quali si sono aggrappati cespugli di carpino nero e bianco. Vicino al lago, peraltro, ci sono le fonti del Volturno, il fiume più lungo dell’Italia Meridionale (circa 175 km), considerato sempre molto importante dal punto di vista strategico fin dai tempi degli antichi romani per arrivare alle battaglie di epoca garibaldina e alla Seconda Guerra Mondiale.
Sulle montagne circostanti sono diffuse bellissime foreste di cerro e quercia: l’ulivo invece è assente a testimonianza del clima discretamente rigido della zona. D’inverno, infatti, sono frequenti le nevicate e talvolta le acque del lago ghiacciano mentre d’estate il clima è temperato e mai troppo caldo, rendendo dunque il soggiorno molto piacevole.
Posto ai confini con il Parco Nazionale dell’Abruzzo e del Lazio, il Lago di Castel San Vincenzo è delimitato anche dal massiccio delle Mainarde, le cui creste delimitano appunto il confine tra Lazio (ad ovest) e Molise (ad est). Sono montagne di origine calcarea e su di esse l’erosione ha lasciato tracce evidenti in gole, circhi glaciali e bellissime marmitte dei giganti. Ricoperte da una fitta vegetazione arborea le Mainarde offrono uno spettacolare manto erboso, habitat ideale per particolari tipi di fauna in via di estinzione quali il camoscio e l’aquila reale mentre a quote più basse vivono orso bruno marsicano, lupo appenninico, lince e vari rapaci.
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