Il digitale avanza, Sony chiude la storica fabbrica di Cd audio

Il digitale avanza, Sony chiude la storica fabbrica di Cd audio

Ancora due mesi e mezzo. Poi, alla fine di marzo, l'unità produttiva di Sony a Pitman, nel sud New Jersey, cesserà di sfornare compact disc. La chiusura della fabbrica che nei momenti d'oro fu capace di produrre fino a 18 milioni di Cd audio al mese subisce infatti l'inevitabile evoluzione dei tempi e l'affermazione della musica distribuita via Internet, che rappresenta ormai l'entrata più cospicua (nell'ordine degli 1,2 miliardi di dollari) per l'industria musicale americana. Che le vendite di Cd soffrissero da tempo dell'avanzata senza soste del downloading digitale non è certo una notizia di oggi ma la decisione presa dal gigante giapponese è pur sempre un segno forte di un cambiamento che non vuole fare i conti con il passato.

In poche parole, come hanno scritto vari addetti ai lavori americani, la possibilità di comprare e ascoltare musica in streaming (anche direttamente sulla Tv collegata a Internet) o scaricarla sui propri device portatili personali (lettore Mp3 o cellulare), sta portando alla pensione i supporti fisici, per quanto ancora nel 2010 si siano venduti nel mondo circa 110 milioni di album su Cd. La flessione della domanda è però stata evidente, nell'ordine del 20%, e maggiore lo sarà negli anni a venire, con i Cd che conosceranno quindi la stessa sorte di cui sono state e saranno vittime le videocassette e i Dvd (con i film in formato elettronico offerti dalle piattaforme on demand come Netflix) e i libri, che se la vedranno sempre di più con gli ebook da leggere su iPad, Kindle e compagnia. Da qui la scelta, probabilmente dolorosa ma nella logica delle cose, di Sony.

Nello stabilimento prossimo alla chiusura, in cui vi lavorano circa 300 persone destinate a perdere il posto, è praticamente decollato il fenomeno del vinile negli anni '50 e ha preso corpo la replicazione di massa dei compact disc. Che ora Sony continuerà a stampare in numeri limitati nella fabbrica di Terre Haute, in Indiana, oggi dedicata alla manifattura dei dischi Dvd e Blu-ray. (G.Rus.)

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