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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 12:34.

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Una macchina non convenzionale, diversa nel suo cuore che non stupisce con effetti speciali ma conquista per la concretezza e la bontà dell'esecuzione complessiva. Ecco il Sony Vaio Serie con processore Amd. Sì, i chip della casa di Sunnyvale sono tornati sui notebook della multinazionale nipponica che ora monta – oltre alla classica piattaforma Intel – anche quella alternativa battezzata Vision: l'ombrello tecnologico sotto cui Amd incorpora tutte le più recenti tecnologie. Una piattaforma che prevede la simbiosi tra processore e reparto grafico per supportare l'esteso ecosistema di applicazioni e giochi compatibili.

Dai netbook al desktop replacement: Vision si snoda in una gamma composta da quattro proposte che vanno dalla riproduzione dei video in Hd fino ai film in 3D e l'editing video di livello professionale. La più recente evoluzione di Vision è Fusion, che incorpora la prima «Apu» ovvero Accelerated processing unit, un processore che combina una Cpu multi-core (calcolo) e Gpu (unità grafica) per assicurare la massima efficienza e consumi limitati.
Ritornando al Sony, c'è del gusto anche nell'utilizzare un computer un diverso dagli altri, che non sfrutta la tecnologia dominante e si vanta di essere il frutto di un think different che altri hanno abbandonato.

Il suo cuore è un processore Phenom II P820 triple core. È un pc con tre cervelli dunque: uno schema un po' inconsueto che però offre buone prestazioni a costi contenuti. Questo "trimotore" monta un display Hd Ready da 15.6 pollici. Quanto basta per lavorare comodamente, vedere un film come si deve o fare giochi. E qui interviene un comparto grafico bastato su un'unità di elaborazione grafica Ati Mobility Radeon Hd 5145 che attinge a 512 Mb di memoria dedicata. La macchina dalla livrea nera, di buon design ma senza concezioni al lusso è orientata verso la robustezza: telaio e scocca sono solidi, la struttura non flette e al tatto le plastiche sono piacevoli. Si apprezza il trattamento superficiale antigraffio: sarà, forse, meno appariscente di certe finiture lucide, ma certamente è meno delicato. La robustezza non va a discapito del peso. Anzi in questo parametro, il Sony si fa apprezza: la massa è contenuta in 2,7 kg ed è distribuita in modo abbastanza uniforme così da facilitare la portabilità. La tastiera esibisce una conformazione a isola. I tasti fuoriescono elegantemente, infatti, dalla superficie del piano di lavoro e sembrano offrire un buon feedback tattile. C'è anche un comodo tastierino numerico. Ben realizzato anche il touch pad che fa leva su una superficie ruvida antisudore che non diventa mai scivolosa. Il Vaio in prova montava un disco rigido da 320 Gb e l'unità ottica con masterizzatore Dvd, ma si può anche optare per un drive Blu ray.

Le interfacce prevedono una doppia uscita video: la classica Vga e una moderna porta Hdmi per collegare anche flat tv di grande e grandissimo formato. Ci sono quattro porte Usb e non manca l'Ethernet. Una bella cosa perché anche in quest'epoca wireless non sempre si trova una connessione decente e sovente il caro vecchio cavo è indispensabile. Due invece gli slot per le schede di memoria. C'è anche quello per Memory Stick di mamma Sony, ma non avremmo pianto per la sua assenza.
La durata della batteria invece convince meno. L'autonomia si attesta sulle due ore (il dato coincide mirabilmente con quello dichiarato), poco se si pensa di utilizzare questo notebook in mobilità totale. Va detto, tuttavia, che una macchina di queste dimensioni è votata più a vivere tra le mura domestiche e fare qualche giro fuori porta per andare in vacanza. Insomma se dovete viaggiare e lavorare in aereo (dove ormai si trovano le prese 220 v anche in Economy) meglio optare per un netbook o, se avete budget che avanza, anche un bel ultraportatile. Andare in giro con un 15 o un 17 pollici, è poco saggio. E il Sony è pensato per stare a suo agio in salotto o sul tavolo della cucina.

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