Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 17:48.

My24
Con Motorola Atrix il telefonino diventa un pc. Foto e novitàCon Motorola Atrix il telefonino diventa un pc. Foto e novità

BARCELLONA. Motorola ha portato alla "fira" di Barcellona uno degli smartphone più interessanti. Anzi, per dirla tutta, l'Atrix è uno dei più innovativi perché propone un concetto di uso di Android ancora inesplorato. Qualcuno in passato aveva provato a realizzare un progetto simile (leggasi iMate) contemplando la possibilità di trasformare il telefonino in un surrogato del pc, o del netbook.

- Lo speciale sul salone della mobilità di Barcellona.
- Le foto di tutte le novità.
- Reti 4G: le tecnologie sono pronte, ma per il boom dei servizi è presto (di Gianni Rusconi).

Ebbene, Motorola è riuscita a portare a un livello commerciale questa idea. Merito del processore dual core dell'Atrix, che funziona a 1 GHz ed è assistito da 1 GB di memoria. Ed è corredato da due dock: una, più semplice, che consente di collegare monitor, mouse e tastiera e avere un computer lillipuziano. L'altro host ancora più geniale è una sorta di mini computer che si attiva inserendo lo smartphone con Android 2.2. In entrambi i casi viene proposta un'area di lavoro dove si trovano tutti gli strumenti più diffusi, tra cui browser ed e-mail, mentre il resto delle funzioni sono prelevate direttamente dal telefoniono. Il quale, usato a sé stante, vanta l'interfaccia Motoblur, dedicata ad aggregare i contenuti provenienti da Facebook e dai principali social network.

"Le persone stanno spostando la loro attenzione dal messaggiare al produrre contenuti", spiega Sanjay Jha, chairman e Ceo della divisione Motorola Mobility (quella che si occupa dei telefonini), tanto che oggi le community rappresentano, quantomeno tra i più giovani, il metodo principale per tenersi in contatto. Oggi le reti sociali contano per la metà del traffico mobile che transita sulle reti cellulari, ma Jha ci tiene a precisare che "Facebook non è interessata ad avere un telefonino dedicato, ciò che importa è assicurare l'accesso ai profili da qualsiasi apparecchio possa navigare in Internet". Questo approccio non svuota di contenuti le reti dei gestori? "Gli operatori devono guardare al futuro, avere maggiore coraggio e capire che ci sono numerosi modi per monetizzare servizi e network", taglia corto Jha. Il quale spiega in una frase la strategia prossima futura di Motorola: "siamo completamente focalizzati sul software, che è la componente che fa la differenza, e sul contribuire a realizzare un forte ecosistema legato ad Android".

Proprio il sistema operativo di Google è parte fondante delle logiche della società statunitense, tanto che sarà il perno su cui ripartire anche in Europa riposizionando il brand. Il dock per l'Atrix è un "modo completamente nuovo di usare il dispositivo", merito della piattaforma Android nella quale Jha non vede alcun rischio di frammentazione. "Google cerca di migliorare costantemente il suo Os, ogni nuova release porta novità e servizi inediti. Non si tratta di frammentare ma di evolvere". E ritorna a incentrare il discorso su quanto sia importante un ecosistema fondato su più parti; anche se Html5 è dietro l'angolo è ha tutte le potenzialità di "stravolgere il concetto di market così come è concepito oggi". E un esempio di come Motorola stia affrontando le nuove sfide è fornita dallo Xoom, il tablet con Android 3.0 (Honeycomb) distribuito a circa 800 dollari da Verizon.

Un prezzo non alla portata di tutti ma che Jha spiega in modo ineccepibile. "Xoom è l'unico tablet al momento in commercio capace di garantire una esperienza paragonabile a quella dell'iPad" e "sarà aggiornabile gratuitamente alle reti 4G del gestore che lo distribuisce". La tavoletta ha display da 10,1 pollici ed è stata impiegata nel keynote di Eric Schmidt, Ceo di Google, per mostrare un innovativo servizio di editing video per Android. Anche questa, così come l'Atrix, arriverà in Italia nei prossimi mesi, distribuita sia sul mercato libero sia tramite operatore. Jha ci tiene a sottolineare che è solo l'inizio. Il 2011 vedranno la luce numerosi dispositivi made in Motorola con sistema operativo Android. Ancora difficile sapere come saranno, ma Jha ha un solo attributo per tutti: "non avranno nulla da invidiare ai prodotti di Apple".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.