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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 06:53.

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Le carte sono sul tavolo: adesso il mercato dei tablet comincia a prendere sostanza. E la naturale segmentazione del settore indica verso quali fasce di consumatori si orientano la maggior parte degli apparecchi. Anche l'iPad di Apple, nonostante l'azienda, guidata da Steve Jobs, mantenga una quota tale di mercato da poter giocare come unico generalista in un settore di specializzati per forza: o si attrae una nicchia o si scompare.
L'iPad è ancora il dispositivo che incarna tre valori: facile, robusto e trendy. Quindi attrae un pubblico generalmente poco attento alla tecnologia di per sé, ma attratto più dall'usabilità e dalle indicazioni pubblicitarie e di moda. In questa fase di mercato iPad ha una penetrazione superiore al 90% (in Corea del Sud e in Giappone addirittura prossime al 100%) e il magazzino più grande di applicazioni. Oltre 400mila compatibili, 65mila dedicate e 200 milioni di utenti registrati con carta di credito per usare i servizi di musica, film, telefilm e apps.
Samsung è l'unico player che si pone sullo stesso piano di Apple, nonostante l'arrivo di Motorola con il suo Xoom. Samsung è alla seconda generazione di apparecchi basati su Android e fa del suo meglio per differenziarsi senza cadere in una nicchia. Quindi, con il suo modello da 10 pollici di schermo spera di attrarre l'utente generalista, che ama leggere il giornale sul tablet, navigare, guardare foto e film. La qualità delle finiture del Galaxy Tab 10,1, nonostante la scelta di materiali "poveri" come la plastica contro l'alluminio dell'iPad, dopo quella di Apple, è la migliore.
Motorola è lo sfidante più agguerrito dopo Samsung, ma ancora deve attrezzarsi. I suoi utenti sono sperimentatori, fedelissimi del brand statunitense e attratti dall'hi-tech. Però, nonostante le ottime specifiche sulla carta, lo Xoom non è all'altezza: il processore Tegra 2 non supera l'A5 di Apple, molte delle funzionalità (tra cui player flash) non sono disponibili al momento del lancio, ha un pessimo supporto del browser e il costo è superiore a quello di iPad 2 (o del Galaxy Tab 10.1).
PlayBook di Rim continua a ritardare il suo arrivo e manifesta comunque evidenti limiti per i tipi di uso possibili: mira fin da subito alla nicchia degli utenti Blackberry, soprattutto in ambito professionale, e sarà molto costoso. Invece, Hp con il suo TouchPad basato su WebOS, il sistema operativo di Palm costato 1,6 miliardi di dollari ad Hp, mostra di avere meno funzionalità ma una maggiore usabilità rispetto ad Android. Mancano però quasi del tutto le applicazioni e il livello di prezzo è troppo elevato. Resterà anche lui prigioniero della sua nicchia. (a.di.)
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Il target del singolo schermo

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