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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2011 alle ore 06:41.

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La Lega Calcio di serie B prepara il "trasloco" degli abbonati lasciati a terra dal fallimento di Dahlia, in tutto circa 280mila tessere finite involontariamente nella bufera. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, alle 19.00 di ieri, è arrivata una sola busta sul tavolo del notaio che rappresenta il terminale giuridico della trattativa privata per la riassegnazione delle partite del campionato cadetto sul digitale: quella targata Europa 7 Hd (anzi due buste, una per questo campionato e un'altra per il prossimo).
Un'opzione che, probabilmente, la Lega non auspicava perché Europa 7 conta su una piattaforma più evoluta ma poco diffusa: può trasmettere infatti simultaneamente nove partite in Hd o 36 in qualità standard, con video e audio superiori al normale digitale, ma senza un sufficiente bacino di decoder. Europa 7, però, ha pronti 200mila decoder da recapitare a domicilio e in comodato d'uso nel giro di tre giorni a casa degli abbonati.
L'altro offerente in lizza per i diritti della serie B era Mediaset, che non ha presentato nessuna proposta concreta ma solo una generica disponibilità a negoziare. Lo stesso vale per I-Move, che pare non abbia i requisiti richiesti dalla Lega. Oggi ci sarà il Consiglio della Lega e saranno aperte le buste, o meglio la busta di Europa 7. I club avevano chiesto a Dahlia Tv circa 5,2 milioni di euro per chiudere l'attuale stagione (vi sono anche otto società di serie A).
A quanto risulta al Sole 24 Ore sarà difficile che i club, oggi, possano dire che l'offerta di Europa 7 non sia congrua, a fronte di quanto già richiesto. Resta aperta l'ipotesi che alcuni presidenti chiedano di autoprodurre le partite e di trasmetterle su una piattaforma "terza", ovvero Mediaset Premium, pagando l'acquisto della capacità trasmissiva. O di coprodurre con la stessa Mediaset dividendo costi e profitti. Questo spiegherebbe perché Mediaset non ha presentato la sua offerta entro le 19 di ieri. In ogni caso la Lega dovrà aspettare la decisione del giudice al quale è ricorso Sky Italia per bloccare la prima asta-lampo, prima di assegnare i diritti (attesa per lunedì 14).
Intanto dalla liquidazione di Dahlia la Lega di serie B lamenta un danno economico di almeno 5,3 milioni di euro, così divisi: da un lato i diritti da ricollocare sul mercato, pari a 2,8 milioni per il Campionato 2010/2011; dall'altro la quota di costi di produzione di pertinenza di Dahlia, pari ad altri 2,5 milioni. Queste due voci potranno essere "mitigate" dagli effetti di un eventuale concordato preventivo che potrebbe consentire di recuperare parte del credito.
A questi 5,3 milioni se ne potrebbero tuttavia aggiungere altri due – ma è solo una stima – derivanti dalle minori entrate della quota di mutualità dei diritti audiovisivi della serie A di cui beneficia la serie B, ovvero la quota di diritti che il massimo campionato ridistribuisce anche al torneo cadetto nell'ambito del cosiddetto decreto Melandri (il numero 242 del 23 luglio 1999).
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