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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2011 alle ore 14:26.

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Una ricostruzione artistica del sistema di due stelle CFBDSIR 1458+10Una ricostruzione artistica del sistema di due stelle CFBDSIR 1458+10

Se questo oggetto celeste appena scoperto rappresenta il nuovo record per il comparto "stelle", non è comunque il luogo più freddo dell'Universo: ci vuole ben altro!
Il record qui è detenuto dalla nebulosa Boomerang, a 5.000 anni luce da noi.

Boomerang sta a una temperatura incredibile, circa -272 gradi, 1 solo sopra lo zero assoluto, valore quest'ultimo che non è neppure pensabile di raggiungere per le inflessibili leggi della termodinamica. Il motivo per cui questa grande nebulosa è così incredibilmente fredda è che il gas di cui è composta si sta espandendo a velocità elevatissima, e quindi sottrae calore, esattamente come fa il liquido refrigerante nei nostri condizionatori, o se preferite un'immagine più sensoriale, come una qualunque bomboletta spray che vi si raffredda in mano quando fate uscire il gas premendo la valvolina.
Andando invece alla ricerca del record della più alta temperatura nell'Universo s'incontra qualche difficoltà. Per le stelle "normali" abbiamo visto che si arriva sui 60.000 gradi, ma è nota una stella nana bianca, praticamente una sfera ipercalda che è quel che resta di stelle "consumate" dalla loro evoluzione, che misura 200.000 gradi, e illumina costantemente una nebulosa molto bella e famosa, NGC 2440, a 4.000 anni luce da noi.

Temperatura notevole, ma ancora nulla se pensiamo che durante l'esplosione di una Supernova, praticamente un evento che si ha, ad esempio ma non solo, quando una stella di grande massa non riesce più a "bruciare" il suo combustibile nucleare e collassa su sé stessa esplodendo. In questi casi si hanno temperature incredibili, ad esempio nella Supernova del 1987, che è stata seguita perfettamente dal Telescopio Spaziale Hubble, sono stati raggiunti, per pochi istanti, i 6 miliardi di gradi.

Sembrano molti, e lo sono senz'altro, ma è ancora niente se li confrontiamo con la temperatura corrispondente all'energia emessa dai GRB, Gamma Ray Burst o esplosioni di raggi gamma, che corrispondono agli eventi più catastrofici che accadono nell'Universo, come la creazione di un buco nero o l'annichilamento di due stelle di neutroni, iperdense, che si fondono una con l'altra. Tanto dense che un cucchiaino da caffè del loro materiale conterrebbe tanta massa quanto la Terra intera. Bene su questi fenomeni si trovano temperature di un trilione di gradi, ossia mille miliardi. Inimmaginabile.

Questo quindi potrebbe essere la fine del nostro cammino alla ricerca del record per la temperatura più alta dell'Universo. Ma forse nel grande acceleratore di particelle LHC, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, si riuscirà a raggiungere temperature anche superiori durante la ricerca dell'inafferrabile particella di Dio: il bosone di Higgs. Ma niente paura, si tratta di tutt'altro, si raggiungeranno i trilioni di gradi, ma in uno spazio di pochi millesimi di centimetro cubo e per frazioni impalpabili di secondo.
L'Universo è comunque pieno di altri record e ci vorrebbe un'enciclopedia per descriverli tutti. La stella con cui abbiamo cominciato è non solo freddissima, ma probabilmente, se stella è, anche molto molto piccola, poche volte il nostro Giove. Possiamo chiederci quanto grande è il "gigante" finora trovato fra le stelle. È VY Canis Majoris, una stella ben nota e visibile facilmente anche con un modesto telescopio.

A 5.000 anni luce da noi, quindi piuttosto vicina, ha un diametro che si stima fra 1 e 3 miliardi di chilometri, e potrebbe quindi contenere almeno 8 miliardi di volte il nostro piccolo ma prezioso Sole.
Se andiamo un bel po' più in là troviamo invece, a 6 milioni di anni luce da noi, la galassia più massiccia finora osservata. Si chiama IC 1101 ed ha un volume tale che potrebbe contenere migliaia di volte la nostra Via Lattea. E sì che la nostra Galassia è composta da molti miliardi di stelle! IC1101 è di forma lenticolare, sta al centro di un enorme ammasso di altre galassie, chiamato Abell 2029 dal nome dell'astronomo che lo studiò per primo, ed è composto da migliaia e migliaia di galassie. Forse IC1101, mostruosa anche su scala cosmica, si è formata da scontri e inglobamenti successivi fra le tante galassie di questo ammasso che corrisponde alla massa di 100 trilioni, migliaia di miliardi la massa del Sole.

Per finire possiamo vedere la stella più massiccia e luminosa finora scoperta. Anche qui il nome è piuttosto astruso, R136a1, ed è praticamente al centro di un'importante e magnifica nebulosa, quella della Tarantola.

Questa stella, che fa parte di un ammasso di migliaia di stelle simili ma non così grandi, ha una massa quasi 300 volte quella del Sole ed è anche più brillante di 9 milioni di volte. Il massimo che si conosca.

La cosa divertente, se si vuole, è che secondo le teorie attuali, che ovviamente si stanno rivedendo, questa stella "non dovrebbe poter esistere". D'altronde la scienza è in continuo cambiamento, miglioramento e divenire. Come il Guinnes dei primati dell'Universo che oggi è cambiato con la stella calda, anzi fredda, come il caffè bollente, ma domani probabilmente….

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