Gianfranco Lanci abbandona Acer

Il mondo della comunità Ict internazionale è colpito dalle dimissioni a sorpresa di Gianfranco Lanci dalla carica di Ceo e Presidente di Acer International. La notizia è stata diffusa in queste ore dal quartier generale di Taiwan, le dimissioni, accettate dall'ultimo consiglio di amministrazione, hanno effetto immediato.

Al suo posto, subentra ad interim il chairman J.T.Wang, mentre Walter Deppeler assume il ruolo di Acer Deputy President of Acer Emea, posizione anch'essa ricoperta da Lanci. Il manager italiano, uno dei pochi alla guida di una multinazionale, ha contribuito molto in questi anni al successo di Acer. Senza entrare nel dettaglio, il comunicato della società sottolinea che alla base dell'abbandono ci sono forti discordanze tra Lanci e i membri del consiglio di amministrazione sulle strategie future dell'azienda. La cosa, a quanto traspare dai documenti ufficiali, andava avanti da qualche mese, quando, dopo un fitto e snervante dialogo, è apparso chiaro che le proposte di Lanci non trovavano il consenso del board, la rottura è stata inevitabile. Al centro del contenzioso, la visione relativa a priorità, la creazione di valore per il cliente, il miglioramento del posizionamento del brand, nonché l'allocazione di risorse e i metodi di implementazione.

La società quindi ha preso atto, sottolineando che in ogni caso l'evento non avrà conseguenze immediate sulle operazioni in corso. Acer continuerà a spingere sulla (ulteriore) internazionalizzazione, confermare il modello di business multi- brand e di canale, sviluppare prodotti e servizi capaci di competere con realtà mondiali sempre più agguerrite, favorire più strette relazioni con key vendor e partner di canale. Wang ha ribadito che il Pc resta al centro delle attività di Acer, ma che nel mirino della società c'è il mercato dei nuovi dispositivi mobili, dove gli investimenti saranno molto mirati e dove Acer punta a una posizione di leadership. Detto questo, Wang ha preso atto che il momento del settore Ict è quello che è, e che la società avrà bisogno di un periodo di "ri- aggiustamento". Facile pensare a possibili ristrutturazioni. Un momento difficile, confermato dal fatto che qualche giorno fa la società ha rivisto al ribasso le previsioni di vendita, cosa che ha causato un forte contraccolpo negativo sul titolo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA