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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 15:14.

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Poste si lancia nell'universo tablet regalando la connessione InternetPoste si lancia nell'universo tablet regalando la connessione Internet

Si chiama PM 1152 Tabula, è stato presentato in anteprima mondiale un mese e mezzo fa al Mobile World Congress di Barcellona ed è il computer a tavoletta che Poste Mobile ha scelto per giocarsi seriamente le proprie carte nel mercato italiano dei tablet. Lo ha sviluppato e lo produce la cinese Zte.

Dopo i cellulari – sei i modelli prodotti (e marchiati) dalla multinazionale asiatica inseriti a catalogo fino a oggi dalla primavera scorsa, con la new entry di un nuovo smartphone Android di fascia medio alta – l'operatore mobile virtuale del Gruppo Poste Italiane accetta quindi la sfida dei grandi vendor hi-tech e dei produttori nostrani (Olivetti e Olidata) ed entra in campo con un device a piattaforma Android che verrà messo a listino a 349 euro al pubblico. Il tablet, che sfrutta la versione 2.1 del sistema operativo di Google ed è dotato di uno schermo touch a tecnologia resistiva da sette pollici, ha fra le sue peculiarità il fatto di poter operare da vero e proprio cellulare Umts e di connettersi al Web o via Wi-fi o tramite rete mobile Hsdpa, con velocità massima in download di 7.2 megabit per secondo.

Come ha spiegato Daniela Manuello, direttore marketing di PosteMobile, il Tabula "serve innanzitutto a navigare in Rete e gli utenti che decidono di attivare la Sim PosteMobile con l'opzione Mobile 1Giga hanno la possibilità di connettersi al Web gratuitamente per un anno. Il target? Essenzialmente il pubblico giovanile. I plus? Android e il prezzo, che riteniamo essere al momento più che adeguato per entrare sul mercato. Senza ovviamente dimenticare i tanti servizi disponibili nel PosteMobile Store".

E cioè un applicazione che, una volta caricata a bordo del tablet, permette di effettuare transazioni bancarie di vario genere, ricariche della scheda telefonica e della carta Poste Pay, bonifici, trasferimenti di denaro all'estero, acquisti on line sui siti dei merchant convenzionati, pagamenti bollettini postali e altro. La proposta di PosteMobile nelle tavolette, questo il messaggio di sintesi espresso da Manuello, "è duplice: da una parte lo strumento hardware, dall'altra i servizi riuniti nell'offerta Semplifica".

Troppi i 349 euro fissati per il debutto di Tabula? Secondo Rosario Moscato, direttore della Divisione Mobile di Zte in Italia, "occorre guardare al tablet come a un pacchetto che offre all'utente un device pronto per navigare in Rete con un piano di accesso gratuito per un anno che si può quantificare in circa 120 euro. E considerati i vari fattori che contraddistinguono questo mercato, molto sensibile al prezzo, non sono una cifra trscurabile".

Le caratteristiche del prodotto, prezzo compreso, non sono in definitiva l'unico elemento su cui farà leva PosteMobile: sul piatto l'operatore può mettere i circa 1,7 milioni di linee mobili attive a fine 2010, volumi di transato in aumento (42 milioni di euro solo nel quarto trimestre dell'anno passato in virtù di 3,7 milioni di operazioni effettuate) e un saldo in forte attivo (115mila utenti acquisiti da ottobre a dicembre) per ciò che riguarda la portabilità del numero di linea mobile. E non di meno può contare, in attesa di attivare il canale della grande distribuzione, su una rete di vendita forte delle migliaia di uffici postali sparsi su tutto il territorio.

Come dire: a PosteMobile interessa che il tablet venga recepito come un ulteriore "servizio" di cui fidarsi e attraverso il quale fidelizzare una base di clienti comunque in crescita. Quanto agli obiettivi per il 2011, che già vedono un target di 300mila cellulari (rispetto ai 124mila venduti nel 2010), Manuello non si sbilancia in proclami: "crediamo che 10mila pezzi sia, al momento, un numero ragionevole cui puntare".

L'esperienza di vendere attraverso il Poste Shop il Galaxy Tab di Samsung non ha dato i risultati aspettati (poco più di un centinaio di unità vendute); ora PosteMobile ci prova con un partner cinese. Forse più adatto a incontrare le esigenze della clientela di Poste, prova ne sia il più discreto successo di vendita dell cellulare "low cost" da 23 euro (con l'accesso ai servizi Semplifica) lanciato a doppio marchio la scorsa primavera.

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