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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2011 alle ore 06:47.

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Nell'enciclopedia collettiva Wikipedia non sempre le fonti sono segnalate e non sempre chi collabora si firma. Eppure le informazioni sono spesso accurate e veritiere. Il caso del ritrovamento di una tesi inedita della traduttrice, scrittrice, giornalista e critica musicale italiana Fernanda Pivano ne è un esempio. Una copia originale della tesi dal titolo «Il valore della simpatia nell'educazione» è appena stata ritrovata dai parenti di Angiola Massucco Costa, filosofa e psicologa che nel 1943 fece da correlatrice, insieme al filosofo e relatore Nicola Abbagnano, alla Pivano. Sulla prima tesi di laurea in Lettere del 1941 su «Moby Dick» di Herman Melville si trovano numerose citazioni, mentre la seconda tesi di laurea in Filosofia del 1943 non è menzionata neanche sul sito ufficiale della Pivano. L'unica citazione si trova su Wikipedia dove si segnala anche la seconda tesi, senza specificare però l'argomento e definendola laurea in Pedagogia anzichè in Filosofia con indirizzo pedagogico.
Come ci conferma Frieda Brioschi, responsabile di Wikimedia Italia, l'informazione sulla seconda laurea della Pivano è stata inserita in rete il 24 maggio 2006 da un utente anonimo, non registrato, che non ha dato altri contribuiti. «L'informazione è rimasta per due ragioni: o nessuno si è preso la briga di verificarla, ma ne dubito dato che si tratta di una voce piuttosto curata, o è stata verificata, ma non è mai stata inserita una fonte a sostegno di questa informazione». La Pivano citò più volte questa laurea nei suoi diari, ma nessuno l'aveva mai vista, letta o avuta fra le mani. Probabilmente i curatori del sito ufficiale della Pivano non hanno ritenuto importante citarla in quanto considerata persa, visto che la tesi è stata data in tempi di guerra.
Solo pochi giorni fa la tesi ritrovata è stata consegnata ai curatori della mostra «Fernanda Pivano. Viaggi, cose, persone» che si terrà a Milano nel Refettorio delle Stelline dal 6 aprile al 18 luglio, per rendere omaggio alla donna che ha saputo fino alla fine dei suoi giorni rendere la cultura "cosa" viva. La tesi di laurea sul valore della simpatia nell'educazione del 1943 – che sarà posta in una teca –, ne è una conferma. In un periodo storico dove il paternalismo e l'autoritarismo erano la regola, la Pivano pone l'accento sugli aspetti emozionali della relazione tra educatore ed educando, che se basata sulla genericità determina uno scarto per una crescita individuale, privilegiando di fatto «un tipo che è sostanzialmente sempre quello. (...) Lo studio che andiamo conducendo sul rapporto educativo deve essere dunque lo studio delle condizioni che favoriscono e promuovono il rapporto stesso e quindi l'unità del compito educativo e l'unità formativa dell'educando. Noi dobbiamo vedere sino a che punto l'aspetto emozionale del rapporto contribuisce a piegare e a consolidare il rapporto».
Contro l'educazione impartita all'epoca la Pivano sottolinea l'importanza di un rapporto in grado di evolversi in un vero scambio collaborativo.
«(...) In tal modo la considerazione del contenuto del rapporto educativo ci ha condotti a scorgere una condizione fondamentale di questo rapporto. Questa condizione fondamentale è la necessità che il rapporto si costituisca nei confronti di un termine oggettivo (sapere) che esiga e determini la solidarietà degli sforzi convergenti. Questa prima determinazione, che potrebbe riportarsi interamente a tipiche affermazioni platoniche, è decisiva per tutte le altre».
Se è sempre emozionante fare scoperte inedite, ci piace pensare che sulla rete si condividono saperi che possono stupire e sorprendere, quanto il ritrovare documenti preziosi che si nascondono tra librerie impolverate o cassetti dimenticati.
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