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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 18:37.

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Per avvocati e medici sarà più semplice partecipare alle discussioni su Quora, un social network dove le conversazioni tra gli iscritti sono scandite da domande e risposte. E diventano una miniera di informazioni. A differenza di Facebook, inoltre, i dialoghi online sono aperti anche a chi non fa parte della lista di "amici" in modo da ampliare il perimetro degli utenti. Finora i forum di Quora erano frequentati soprattutto da appassionati di tecnologia, interessati a scrivere quesiti sulle frontiere di internet e sui siti web da visitare.

Eppure nei dialoghi online sono entrate anche alcune categorie professionali, a partire da professionisti degli studi legali, studenti di medicina e personale sanitario. Sollevando l'esigenza di chiarimenti etici e deontologici sui limiti dei consigli e dei pareri che offrono su internet.

Quora ha fatto un passo in avanti. Per incentivare le risposte ha progettato due documenti che avvocati e medici possono abbinare in modo automatico ai loro interventi scritti nel social network: per esempio, nei testi è segnalato che "domande legate a problemi legali non sono ammesse per chiedere consigli su fatti specifici". Oppure: "Gli avvocati che forniscono risposte su temi legali possono segnalare guide generiche, contesti, illustrazioni, mano devono offrire consigli specifici e raccomandazioni". E in questo modo i professionisti risparmiano tempo e impegno durante i dialoghi con altri utenti. Inoltre possono aggiungere al documento annotazioni personalizzate. Anzi, secondo il team che gestisce il social network la proposta di testi per le policies è un tentativo di "creare consenso sugli standard industriali per i contributi online di avvocati e medici, su Quora o altrove".

La posta in gioco non è da sottovalutare. Di recente Facebook ha annunciato l'integrazione nelle pagine della sua rete sociale online di un'applicazione per domande e risposte: prevede di utilizzarla per facilitare le conversazioni su internet tra i suoi utenti. Google, invece, ha investito su LawPivot: è un forum dedicato all'incontro tra imprenditori dell'hitech e studi legali specializzati in tecnologia. Dopo un improvviso aumento di traffico online all'inizio dell'anno, Quora ha visto diminuire la partecipazione dei suoi iscritti. Ma scommette sul coinvolgimento delle nicchie di esperti per costruire discussioni di qualità.

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