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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2011 alle ore 06:52.

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L'ULTIMA FATICA DELLA REGISTA DI TWILIGHT Catherine Hardwicke «CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE» APRE IL FUTURE FILM FESTIVAL 2011 «Anche quest'anno al Future Film Fest interroghiamo il futuro del cinema, e cerchiamo di dare una risposta ai molti interrogativi che le nuove tecnologie pongono sul concetto stesso di cinema».
Così Giulietta Fara, direttrice del festival bolognese (Bologna 20-23 aprile), mi parla del futuro del cinema: «Il festival racconta il futuro con l'ospite d'onore Luc Besson, che ha costruito una visione di fantasy e fantascienza molto particolare; con il 3D Day, quest'anno focalizzato sulla stereoscopia italiana. Esploreremo inoltre nuove modalità di visione: in particolare storie in cui lo spettatore è costretto a interagire, modificando la narrazione in diretta». È un cinema che cambia la pelle, un ibrido di suoni e immagini di cui si fa esperienza in nuovi modi.
Muta la fruizione, come nel caso di Mobie (Movie brain interactive editor) che «riproduce le sequenze video secondo i segnali cerebrali generati dallo spettatore per creare filmati interattivi non prevedibili a priori e pilotati da particolari oggetti virtuali intelligenti chiamati Mobs (Mind objects). Il funzionamento del sistema viene dimostrato con un cortometraggio animato (Borderlines) realizzato con Maya in cel-shaded 3D, utilizzando un'interfaccia cervello-computer a basso costo indossabile dall'utente». Selezionato per la prestigiosa conferenza Siggraph 2011, Mobie è stato sviluppato in Flash e Actionscript e "gira" sia con Windows sia con Mac OS X. Funziona con una cuffia MindWave della Neurosky che legge da cervello le onde alfa, beta, gamma, delta e theta, ed elabora indicatori quantitativi dei livelli di attenzione e di rilassamento (oltre a rilevare il battito delle ciglia).
Un diverso modo di fare esperienza di cinema è anche live cinema, e il festival prevede una performance per suoni e visioni interattiva dal titolo "L'invasione dei supernormali e la resistenza degli uomini talpa". Un'esperienza a metà strada tra il concerto, la videoinstallazione e il cinema, realizzata dal collettivo Action30: Pierangelo Di Vittorio (testi), Luca Acito (regia), Giuseppe Palumbo (disegno live) e Alberto Casati (musica).
L'invasione è una performance multimediale in cui suoni e immagini vengono generati live davanti al pubblico; ma non si tratta di immagini astratte o liberamente accostate, bensì si costruisce un vero e proprio racconto live a partire dai disegni di Palumbo e con l'ausilio di immagini e suoni "sintonizzati" su un unico tema.
Esserci, partecipare, interagire, attraverso l'applicazione di nuove tecnologie... come mi conferma Giulietta Fara, «questo, secondo la visione del Fff2011, è il cinema del futuro».

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