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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2011 alle ore 13:08.

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Giovani, informatica e start up: finora l'India è stata soprattutto un territorio di outsourcing. Ma alcune colossi hitech scommettono sulle piccole aziende locali fiorite negli ultimi anni. Microsoft ha investito su quattro start up specializzate nel cloud computing, la "nuvola" di software, infrastrutture e piattaforme accessibili attraverso internet, per esempio fogli di calcolo e archivi di documenti.

Anzi, ha lanciato da poco una competizione con un budget da 100mila dollari per i migliori business plan presentati dai giovani imprenditori locali entro la metà di maggio. Secondo la società d'analisi Gartner il cloud computing è la prima priorità per i responsabili di information technology nelle aziende in India: ha una frontiera in espansione soprattutto per le richieste di piccole e medie imprese nazionali.

Microsoft non è l'unica a guardare con crescente interesse a quelle miniere di talenti oltreoceano dove si parla inglese. Google ha costruito a Bangalore il suo centro più grande fuori dai confini degli Stati Uniti. E, come è avvenuto in altre nazioni, ha conquistato l'attenzione del pubblico locale con il suo motore di ricerca, la piattaforma di videosharing YouTube, il social network Orkut e il servizio di posta elettronica Gmail.

Ma è un mercato ancora di frontiera. Meno di un anno fa è sbarcato Facebook con i suoi uffici: ha aperto a Hyderabad, un epicentro della rivoluzione tecnologica in corso. Negli ultimi mesi la rete sociale online più grande del mondo ha superato in India anche il rivale Orkut e guarda a una popolazione collegata a internet di 81 milioni di utenti, secondo le rilevazioni di Internet worlds stats. Facebook, però, deve confrontarsi con social network che non hanno le loro radici sul web. GupShup, ad esempio, segnala gli aggiornamenti attraverso i messaggi sms: in questo modo permette l'accesso alla rete di contatti anche a chi non ha uno smartphone, ma dispone di cellulari meno potenti. I giovani talenti del software imparano presto a cogliere le opportunità, dopo aver messo da parte un bagaglio di competenze acquisite anche con la collaborazione per società all'estero: un gruppo di ex dipendenti della californiana Zoho, ad esempio, ha lanciato la piattaforma online di crm Freshdesk.

Di recente il governo di Nuova Delhi ha annunciato un piano per connettere ad alta velocità con la banda larga 160 milioni di famiglie entro il tre anni. Alla competizione per attrarre gli assi dell'informatica partecipano anche le multinazionali indiane dell'information technology. Infosys, per esempio, annuncia di avere 128mila impiegati in 33 nazioni: a guidarla è Narayana Murthy, il "Bill Gates" indiano.

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