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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2011 alle ore 15:24.

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Attaccato il Playstation Network: violato il database, a rischio le carte di creditoAttaccato il Playstation Network: violato il database, a rischio le carte di credito

Gli hacker hanno colpito, la violazione c'è stata, le azioni correttive da parte di Sony sono subito scattate per limitare i danni, fornire il necessario supporto a chi direttamente interessato dal problema e ripristinare le dovute protezioni del sistema. L'attacco al Playstation Network, la piattaforma che consente agli utenti della console Ps3 di giocare e condividere contenuti in Rete con altri utenti, sta ovviamente scatenando grandi discussioni (soprattutto nei blog e sui forum specializzati) e di certo al momento c'è solo la pagina Web che la casa giapponese ha predisposto per informare dettagliatamente dell'accaduto e delle immediate azioni da intraprendere.

Sony ha quindi confermato che la falla ha riguardato il database contenente i dati personali (nomi, indirizzi, data di nascita e a quanto risulta perfino lo storico dei pagamenti effettuati sul Network) di milioni e milioni di persone che usufruivano del servizio – secondo le indiscrezioni tutti e i 77 milioni di iscritti – e non ha escluso che l'azione dei pirati informatici abbia portato alla sottrazione di numeri di carte di credito, visto e considerato che questi sono contenuti nella stessa cartella contenente gli altri dati.

La decisione, maturata la scorsa settimana, di disattivare il Network della Playstation e il servizio di download di musica Qriocity ha quindi una giustificazione ben precisa – capire la portata del problema, evidenziarne le cause e trovare le soluzioni necessarie per risolverlo – e come ribadito anche dai portavoce di Sony in Italia è subito scattata l'operazione di assistenza per gli utenti, a cui è stato immediatamente consigliato per prima cosa di modificare i codici di accesso (user name e password) al sistema. Resta il fatto che, stando alle ricostruzioni, l'attacco è stato portato tra il 17 e il 19 aprile - Sony ha sospeso il servizio dal giorno 20 - e per una settimana circa i dati sono stati nelle mani dei ladri senza che gli utenti lo sapessero.

La questione più spinosa è legata in tal senso alla questione delle carte di credito. Da Sony è arrivata la rassicurazione che non ci sono prove del furto e che, in ogni caso, non sarebbe stato sottratto anche il codice di sicurezza (le tre cifre che completano la numerazione della carta) e la data di scadenza della stessa. In assenza di garanzie certe, non è però da escludere che qualche carta sia stata effettivamente trafugata con tutte le possibili conseguenze del caso. Un secondo pericolo a cui si trovano ora esposti gli abbonati del Network riguarda inoltre il fatto di essere nella "black list" di hacker che potenzialmente potrebbero inviare loro messaggi di posta elettronica con il preciso scopo di violarne ulteriormente l'identità per finalità di spam o phishing. Sul mercato nero della cyber criminalità un volume così elevato e profilato di soggetti potrebbe in tal senso fare la fortuna di chi è pronto a vendere dati personali di milioni di persone al miglior offerente.

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