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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 21:18.

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La classificazione delle sostanze sospettate o sicuramente cancerogene da parte dell'Oms si basa su quattro gruppi e due sottogruppi. Dal 1971 sono state valutate più di 900 sostanze, di cui oltre 400 hanno avuto una definizione di «cancerogeno» o «probabilmente cancerogeno». Ecco, in dettaglio, le definizioni.

GRUPPO 1 (AGENTE CANCEROGENO) Vengono classificate in questo gruppo le sostanze per cui c'è una «sufficiente evidenza» della cancerogenicità nell'uomo, oppure una evidenza «meno che sufficiente» nell'uomo accompagnata però da una «evidenza sufficiente» negli animali.

GRUPPO 2A (AGENTE PROBABILMENTE CANCEROGENO) In questo gruppo (in inglese probably carcinogenic) ricadono le sostanze per cui c'è una «limitata evidenza» di cancerogenicità nell'uomo ma una «sufficiente evidenza» negli animali.

GRUPPO 2B (AGENTE FORSE CANCEROGENO) In questo gruppo (in inglese possibly carcinogenic), che è quello prescelto per le onde generate dai telefonini, ricadono le sostanze che hanno una evidenza «limitata» sia per l'uomo che negli animali.

GRUPPO 3 (AGENTE NON CLASSIFICABILE COME CANCEROGENO) In questo caso le evidenze sono inadeguate per l'uomo e inadeguate o limitate per gli animali.

GRUPPO 4 (AGENTE PROBABILMENTE NON CANCEROGENO) In questo caso ci sono prove della non cancerogenicità della sostanza presa in esame.

LA DEFINIZIONE DI "EVIDENZE LIMITATE": Secondo la definizione dell'Oms le «evidenze limitate», come quelle trovate per le onde dei telefonini, si hanno quando c'è «una associazione positiva osservata fra l'agente e il cancro per cui una interpretazione causale è credibile, ma fattori confondenti e influenze esterne non possono essere escluse con ragionevole certezza».

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