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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 06:58.

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frontiere >SFIDE NUCLEARI I progetti per arrivare a «reazioni a temperatura ambiente» sono molti. Ma serve ancora tanta ricerca


Cielo ed energia, legati da sempre. È Prometeo, infatti, il titano amico degli uomini, che nella mitologia greca sale in cielo a rubare al dio Elio, il Sole, una favilla per portarci il fuoco. Per averci dato la prima, fondamentale, forma di energia riservata agli dei subirà una punizione orrenda da Giove.
La fusione nucleare, che da decenni i fisici cercano di riprodurre sulla Terra, è lo stesso processo che, nel cuore delle stelle, produce l'energia che queste irradiano nello spazio. Fino a poco fa era presentata come il nuovo fuoco di Prometeo: la fonte di energia illimitata e pulita, ora qualche problema s'intravede, anche se la meta rimane prioritaria. In questo processo fisico i nuclei degli atomi interessati si fondono fra loro, convertendo però una piccola parte della massa in energia. Per dare un'idea, ogni secondo il Sole trasforma 564,5 milioni di tonnellate di idrogeno in 560 milioni di tonnellate di elio, mentre i rimanenti 4,5 milioni di tonnellate si trasformano in energia. Certo occorre che il materiale, l'idrogeno nel caso, sia nello stato di plasma, un fluido gassoso buon conduttore di corrente, e che pressione e temperatura siano a livelli inimmaginabili per noi: vari milioni di gradi per la temperatura. Non deve quindi stupire se due settimane fa si è svolto a Roma, al Consiglio nazionale delle ricerche, un convegno sulla fisica dei plasmi in astrofisica e in laboratorio, due mondi apparentemente lontani.
Progetti per arrivare alla fusione ce ne sono, parecchi. In questo momento il più impegnativo, dal punto di vista finanziario, 10 miliardi almeno, e dei tempi, 10 ma anche 20 anni di prospettiva, è Iter, cui partecipano Ue, Usa, Russia, Cina, Giappone, India e Corea del Sud. Promette di dimostrare la possibilità di accendere la fusione nucleare negli stabilimenti in costruzione a Cadranche, in Provenza, partendo da un plasma formato da una miscela di idrogeno in vari stati, costringendolo a stare in una regione "a ciambella" dentro la macchina grazie a un forte campo magnetico e scaldandolo fino a far partire la fusione. Molto denaro e tempi lunghi e quindi si è creato spazio per altri progetti più rapidi ed economici.
Al convegno di Roma molto atteso l'intervento di Bruno Coppi, fisico di origini italiane da anni al Mit di Boston, uno dei maggiori esperti di plasma e "padre" di una macchina per la fusione, Ignitor. A questa il ministero dell'Università e della ricerca ha ora riconosciuto lo stato di "progetto bandiera" con un finanziamento di 80 milioni di euro, nel quadro di una collaborazione praticamente paritetica con la Russia. La macchina di Coppi si assemblerà nei laboratori russi, ma studio e sviluppo, già avanzato, si farà fra Mit, Italia e Russia.
Ignitor è piccolo, poco meno di 3 metri di diametro, potrà essere sviluppato in poco tempo e dichiara di essere l'unico, a oggi, a poter arrivare all'accensione della fusione. Coppi ha ovviamente parlato di questo, ma la parte più interessante è stato il richiamo alla necessità assoluta di continuare la ricerca. In sostanza, nessuno ha finora raggiunto la fusione e quindi anche se c'è la teoria a supportarci occorre andare cauti. Stiamo maneggiando campi magnetici, correnti e temperature assolutamente enormi per la nostra esperienza pregressa. Potrebbero poi esserci problemi con il contenimento del gas che deve rimanere nella camera a ciambella della macchina grazie ai campi magnetici. Il plasma del Sole, che Coppi studiò negli anni Sessanta, ogni tanto infatti sfugge al contenimento e genera flares, sbuffi caldissimi alti milioni di chilometri; e se ci scappa di mano il plasma dentro la macchina? C'è insomma molto da imparare, molta ricerca da fare prima di dominare la fusione nucleare. Il nuovo Prometeo forse è già nato, ma è ancora alle elementari.
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... Se la fusione fredda funziona, significa che Dio è stato molto, molto buono con noi Carlo Rubbia

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