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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 07:01.

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«UNA SOCIETÀ DI SOFTWARE DEVE ESSERE LA NUMERO UNO»: Alice Chang, CEO DI CYBERLINK DA TAIPEI
ANTONIO DINI
È l'epoca della convergenza dei contenuti verso il salotto di casa. A sorpresa, tra console e set top box, nella guerra per conquistare il televisore di casa emerge una terza categoria: i media center "fai-da-te". «Una volta – spiega Richard Greenfield, analista di Btig Research – un vecchio pc era buono solo per guardare la mail e al massimo navigare. Adesso, un pc di due-tre anni può gestire video in alta definizione, fare da media center, gestire contenuti anche 3D». Il nuovo approccio oggi non richiede troppe competenze tecniche: basta collegare il pc al televisore tramite la presa Vga o l'Hdmi e usare un buon software che lo trasformi in media center. Non Windows Media Center di Microsoft o Front Row di Apple, ma uno dei numerosi software open source o commerciali. A tirare la volata sono quelli gratuiti: Xbmc e Boxee. Ma a dominare la corsa è il più antico e potente: la taiwanese CyberLink con PowerDvd e PowerCinema.
«La gente ha scoperto i nostri prodotti – spiega Louis Chen, responsabile marketing e business development di CyberLink – in bundle con i pc. Ma adesso stiamo diventando un marchio: venditori diretti». L'evoluzione è rapida: «La prima transizione nel 2005 è stata dall'analogico al digitale, la seconda nel 2009 ha portato alla ribalta l'alta definizione. Adesso, entro il 2014, è l'epoca del 3D. Il problema non è la potenza di calcolo, ma i contenuti e la loro gestione. Noi arricchiamo i contenuti, trasformando ad esempio le vecchie foto in spettacolari immagini 3D, e permettiamo di ordinare e gestire tutto l'archivio multimediale di casa, più YouTube e i vari social network, scaricando anche video e foto».
Il quartier generale di CyberLink occupa quattro piani di un palazzo del quartiere di Shindian a Taipei. Dentro gli uffici ci sono designer, ingegneri del software e team di controllo qualità che lavorano alle suite di prodotti dell'azienda fondata nel '76. «Abbiamo un portafoglio di centinaia di brevetti, ne registriamo una ventina ogni anno – spiega Richard Carriere, vicepresidente per il marketing internazionale – tra cui alcuni cruciali sul Blu-ray». L'azienda taiwanese lavora a varie soluzioni software, sempre più basate sul cloud computing, oltre a tecnologie di conversione e player video. «Il nostro è un approccio orizzontale – dice Chen –, vendiamo software per qualsiasi pc e non ci chiudiamo in una sola piattaforma. Di una cosa siamo certi: i contenuti cresceranno e qualcuno dovrà fornire il software per vederli, gestirli, arricchirli su vecchi e nuovi pc, su telefonini, su mille apparecchi. La mia scommessa e che quel qualcuno saremo soprattutto noi».
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I prodotti nell'arena dello schermo

Xbmc. Potente e flessibile, offre la possibilità di customizzare le skin, gestire audio e video e funziona molto bene dalla tv. Il suo motore open source conta su una robusta comunità di sviluppatori. Il più amato dagli hacker che fanno jailbreak di apparecchi chiusi. Per Windows, Linux, Mac, iOs, Apple Tv, Xbox.
AllPlayer. La mancanza di mezzi aguzza l'ingegno: il mediacenter Made in Poland fa miracoli nel gestire i contenuti multimediali usando le DirectX. Stabile e potente, ha un difetto: alcuni dei codec per vedere i contenuti sono a pagamento e vanno comprati a parte. Su Windows.
Boxee. Il più famoso e potente tra i media center software: gratuito, open source, disponibile per tutte le piattaforme, ha moltissimi servizi tramite internet. Sta sviluppando il supporto alle architetture Arm e presto sbarcherà su nuovi apparecchi, mentre è disponibile anche una box. Per Windows, Linux e Mac.
MythTv. Meglio di Tivo, più potente di Windows Media Center, il più veloce sulla piazza, ma non è completo. Il progetto open source è uno dei più vecchi e stabili, ma è meno versatile per internet mentre supporta molte card per la televisione digitale terrestre. Per Linux, Mac e Windows (versione preliminare).
MediaPortal. Alternativa open source a Windows, ottimo su tv tramite collegamento Hdmi, è nato come derivazione di Xbmc e sviluppa soprattutto la compatibilità con i formati digitali (tv e radio) senza contare i principali streaming, un'ampia disponibilità di plug-in e di altre funzionalità. Per Windows.
Banshee. Nato per Linux come Sonance e sviluppato da Mono, è l'alternativa open e gratuita a Windows Media Center: gestisce un ampio numero di apparecchi, è potente anche per l'organizzazione della musica e gestisce anche iPod, iPhone e Zune. Per Linux, in beta per Mac e non stabile per Windows.
PowerDvd/PowerCinema di CyberLink. La più potente sul mercato: fa girare Dvd e Blu-Ray anche 3D, gestisce foto, musica, collegamenti YouTube e ai social network. Il punto di forza: trasforma le vecchie foto in foto 3D e stabilizza in maniera incredibile i video fatti col telefonino. Su Windows.

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