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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2011 alle ore 09:40.

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Sorpresa: agli utenti del cloud piace il server (Corbis)Sorpresa: agli utenti del cloud piace il server (Corbis)

Si trovano molte conferme e qualche sorpresa a leggere i risultati di un rapporto di Amd sulla diffusione a livello mondiale del cloud computing e sull'atteggiamento che i responsabili It di realtà pubbliche e private americani, europei e di Asia/Pacifico hanno nei confronti della nuvola. I principali dati della indagine (il report completo) dicono che il cloud, ma questo non è un mistero, cresce rapidamente, con un buon 70% di intervistati che lo sta già usando, oppure che lo utilizzerà per applicazioni remote o per lo storage dei dati.

Più sorpredente il fatto che tra le organizzazioni che hanno già implementato soluzioni cloud, il 60% dice di essere già in grado di coglierne il valore di business, e, ancor di più, che una percentuale bulgara, addirittura il 92%, ritiene che l'infrastruttura ha avuto un ruolo rilevante nella decisione di adottare il cloud computing, smentendo la vulgata secondo cui i clienti del cloud sarebbero poco interessati ai server. Dati che spingono Amd a ipotizzare che sia arrivato il momento in cui l'industria ripensi il modo stesso in cui viene concepita la tecnologia cloud. Anche per superare un problema non da poco: in piena era cloud, si registrano approcci e atteggiamenti, ma anche preoccupazioni e livelli di maturità radicalmente diversi a seconda dell'ambiente di business. Da qui il suggerimento di Amd: fornire indicazioni chiare sul modo migliore di ottimizzare l'hardware e il software per tutti i tipi di cloud, concentrandosi su specifici carichi di lavoro che sono prevalenti nel cloud e sul giusto equilibrio di prestazioni, potenza ed efficienza di costo che essi richiedono.

L'incremento di adozione delle soluzioni di cloud computing comporta un conseguente incremento del valore dei dati che risiedono nel cloud. Un dato per tutti: il 63% di quelli che utilizzano il cloud per conservare dati, stima di aver salvato dati per un valore di più di 250 mila dollari. "Dato il dato", i ricercatori stimano che il valore dei dati che risiedono sul cloud possa raggiungere un miliardo di dollari. Per gli intervistato attivi nel settore privato i carichi di lavoro ritenuti più adatti per il cloud computing, sono, nell'ordine, le email, la finanza/contabilità e il web serving. Qui si torna alla questione della infrastruttura It: se il problema sono i carichi di lavoro che, oltretutto, presentano richieste di calcolo sensibilmente differenti tra loro, per Amd il cloud computing si approccia attraverso l'utilizzo di un modello basato sui carichi di lavoro che fornisce soluzioni diverse a seconda delle necessità del singolo fornitore del servizio cloud e del cliente.

Questo per il settore privato. E per quello pubblico? Intanto, è incoraggiante il fatto che le autorizzazioni locali e federali accelerano in modo significativo l'adozione del cloud computing. Questo accade, per esempio, negli Stati Uniti, dove più della metà degli intervistati ritiene che le politiche governative abbiano accelerato la transizione al cloud, individuano nel cambiamento soprattutto una modalità per ridurre i costi. Non a caso, circa metà degli intervistati a livello mondiale appartenenti al settore pubblico ha osservato che le riduzioni di budget spingono un numero crescente di organizzazioni verso il cloud. Un ostacolo alla piena affermazione del cloud nel settore pubblico è rappresentato dalla necessità di possedere le necessarie conoscenze It in-house: il 43% del campione del settore pubblico pensa di non disporre delle competenze interne per passare al cloud, contro il 23% del settore privato.

Concludendo coi numeri del report, si può notare come il 74% delle organizzazioni americane stia utilizzando o verificando il possibile uso di soluzioni cloud (il 68% in Asia-Pacifico, il 58% in Europa), circa un'organizzazione americana su 10 stima di aver salvato sul cloud dati per più di 10 milioni di dollari; gli utenti del cloud accedono ai loro servizi principalmente via Pc (90%), smartphone (56%), tablet (37%) e thin client (32%). Coerentemente con le risultanze del report, Amd, che sul mercato del cloud è ben posizionata con la piattaforma Opteron serie 4000, rilascerà informazioni dettagliate in merito ai requisiti infrastrutturali dei diversi modelli di implementazione del cloud, e introdurrà sul mercato nuove tecnologie in grado di aiutare i partner e i clienti a implementare soluzioni flessibili e sicure col giusto mix di prezzo, prestazioni e potenza.

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