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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2011 alle ore 06:52.

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Charles K. Kao, VINCITORE DEL NOBEL PER LA FISICA 2009, È CONSIDERATO IL PADRE DELLA FIBRA OTTICA L'accesso dei concorrenti alla rete Ngn (Next generation network, fibra ottica nelle case) di Telecom Italia avverrà in modo diverso rispetto ai sistemi finora usati per la rete in rame. Scomparirà infatti l'unbundling così com'è stato inteso finora, cioè l'affitto dell'ultimo miglio da parte degli altri operatori. Sarà il bitstream, a quanto pare adesso probabile, la modalità più comune per usare la rete Telecom. È quanto gli altri operatori hanno scoperto dopo un'attenta lettura dell'ultima delibera Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) sulle regole Ngn. È ancora una bozza, ma sembra improbabile che il testo definitivo se ne discosti molto. L'unbundling vecchio modo è infatti una razza in via d'estinzione ovunque in Europa. Gli operatori dominanti tendono ad adottare un'architettura Ngn Gpon, a oggi incompatibile con l'unbundling.
Il bitstream, quindi. Questa modalità c'è anche nell'attuale rete in rame e significa che gli operatori possono connettersi a quella di Telecom in specifici punti (nodi di consegna del traffico). È nuova invece la modalità del bitstream Vula (Virtual unbundling local access), una sorta di unbundling virtuale. Gli operatori accedono alla rete tramite un'interfaccia ethernet sulla centrale telefonica locale. Rispetto al bitstream classico, il Vula permette di essere più vicini all'utente finale e quindi di controllare meglio la qualità del servizio. Dà un livello di controllo inferiore, però, dell'unbundling, perché è una presenza "virtuale" nella centrale. A differenza dell'unbundling normale, non permette all'operatore di mettere nella centrale un proprio apparato. Che ora, nel caso dell'Adsl, gli consente di stabilire con una certa libertà la qualità del servizio finale e di sviluppare servizi evoluti per le aziende. Il Vula è rivolto agli operatori maggiori. I minori hanno infatti infrastrutture inadeguate per interconnettersi in centrale e per loro è più fattibile restare a livello di nodo di consegna (più lontano dall'utente).
C'è anche una terza modalità di accesso alla rete Ngn ed è la più originale. Agcom la chiama "unbundling end to end". In sostanza l'operatore acquista da Telecom varie parti della rete, dalla centrale fino a casa, per raggiungere direttamente l'utente finale. Telecom deve approntare la rete per soddisfare una richiesta di questo tipo, facendo una permuta in centrale, una giunta tra fibra di accesso primaria e secondaria e poi una permuta nella tratta di adduzione. «Tutto lascia pensare che per gli operatori l'unbundling end to end sarà un investimento notevole», spiega Paolo Nuti, presidente di Aiip (Associazione dei principali provider italiani). Gli operatori alternativi stanno preparando una lettera alla Commissione Ue per protestare. Ma al momento «solo pochi Paesi hanno introdotto l'unbundling della fibra. E non in Europa, dove in genere le Authority si limitano a concedere l'accesso all'infrastruttura passiva posata dall'operatore dominante – spiega Valerie Chaillou, analista di Idate –. Oppure, permettono un accesso virtuale all'infrastruttura attiva, come con il Vula».
«L'unbundling della fibra verrà solo nei prossimi anni», prevede Chaillou. Bisognerà aspettare che maturi la tecnologia Wdm Pon, con cui gli operatori si dividono l'uso di una stessa fibra, separandone le frequenze. «Ma il Wdm Pon ci mette più tempo del previsto per arrivare a prezzi sostenibili: ci vorranno altri 2-3 anni», prevede Guido Vannucchi, docente di architetture di reti al Politecnico di Milano.
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Al posto dell'unbundling

Bitstream Vula. Il virtual unbundling local access permette all'operatore di interconnettersi alla centrale Telecom con un apparato attivo.
Unbundling end to end. L'operatore può acquistare varie parti della rete Telecom, dalla centrale all'utente finale, per connettersi direttamente.
Bitstream classico. L'operatore accede alla rete Telecom Italia nel nodo di consegna, più lontano dall'utente finale rispetto alla centrale.

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