Quando il cellulare è per il lavoro

e Luca Figini
Ultima chiamata per il volo Ncc 1701. Il gate è dall'altra parte del terminal, bagaglio in una mano e cellulare nell'altra per fare le ultime chiamate e mandare mail prima del volo. E meno male che lo smartphone ha la tastiera fisica, tipo qwerty. Per lavorare servono macchine come i quattro modelli presentati qui: il nuovissimo Nokia E6, a confronto con Motorola Milestone 2, BlackBerry Torch 9800 e Htc Desire Z. Partiamo dal'E6, erede dei mitici E61/E71/E7, nati con la posta elettronica nel Dna. Il nuovo modello mantiene il classico design candybar, con schermo e tastiera qwerty in un unico blocco. Con due innovazioni: il display multi touch e Symbian Anna, il rinnovato sistema operativo. Il primo assicura un modo pratico e immediato di interagire con i menu senza dover "puntare" con il cursore. Una grande praticità abbinata a una tastiera reale che si fa sentire sotto le dita. Qui si lavora, anche se una volta dismesso l'abito grigio, l'E6 regala anche qualche soddisfazione nell'Ovi Store e con il multimedia: la fotocamera è da 8 megapixel. Il nuovo sistema operativo porta numerose migliorie e, tra le cose che si apprezzano, torna la funzione per ingrandire i caratteri.
Con il Milestone 2 si cambia formato: ampia qwerty nascosta sotto il display sensibile al tocco. La seconda generazione dell'Androide offre prestazioni superiori rispetto alla prima in virtù del processore più potente (1 GHz) e una memoria integrata di 8 GB. Nulla da eccepire sull'ergonomia, in virtù dell'ampia tastiera ampia e comoda, che lo rende perfetto per la produttività e la messaggistica. Motoblur punta a semplificare l'accesso a social network ed email, ma nell'uso pratico viene da chiedersi perché non sia stato previsto un modo per disattivarlo. È divertente all'inizio, poi però appesantisce il processore con gli avvisi in tempo reale sulla homepage con i cambiamenti di status degli amici. Nel complesso è uno degli Androidi meglio riusciti. Il BlackBerry è la piattaforma ideale in azienda e per chi non vuole rinunciare al migliore sistema di messaggistica in mobilità. Il Torch 9800, oltre alla comoda tastiera di Rim, prevede anche un touchscreen. Ma l'interfaccia di OS6 non è ancora full-touch e il joypad ottico si rivela indispensabile. Peccato solo per l'offerta ridotta dell'App World, il catalogo di applicazioni accessorie. Se invece cercate un mix tra multimedia e produttività, provate a considerare l'Htc Desire Z. Tastiera a scomparsa, sistema operativo Android 2.2 e interfaccia Sense che semplifica le funzioni più diffuse. In più con Sense è possibile gestire in remoto il Desire Z in caso di furto o perdita, cancellando i dati presenti oppure verificando dove si trova con il Gps.
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E6 Nokia
È l'ultima incarnazione di un classico Nokia: il telefono «d'affari» con tastiera Qwerty. Questa volta è touch and type: grazie al display sensibile al tocco offre doppia modalità di governo con la tastiera per scrivere e con le dita per attivare funzioni. Eccellenti le prestazioni e il livello costruttivo. Ok anche Anna ultima edizione di Symbian.
desire z Htc
L'Androidphone per i professionisti che non vogliono mai perdere contatto con il social network preferito grazie a Friendstream.
La tastiera Qwerty si "chiude" sotto
al touchscreen su cui compare l'interfaccia Sense, che assicura un accesso semplificato a numerose funzioni
del sistema operativo.
blackberry torch 9800 Rim
L'attuale top di gamma di Rim
offre un'interfaccia ibrida.
La Qwerty è ottima e ben si abbina all'eccellente sistema di push email,
vero segreto e motivo per avere un BlackBerry. I menu al tocco, invece,
hanno ancora margine
di perfezionamento
milestone 2 Motorola
Seconda generazione per uno
degli androidi più riusciti, in virtù dell'ampio touchscreen e della comoda tastiera a scorrimento. Ora con il processore più potente è scattante. Motoblur semplifica l'accesso alle community ma ci vorrebbe un modo
anche per disattivarlo...
le configurazioni