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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2011 alle ore 10:47.
Qualcuno l'ha definito il maggiore cambiamento per i nomi di dominio dalla creazione, risalente a 26 anni fa, del ".com", il suffisso per identificare i siti Web globalmente più diffuso. Da Singapore, la Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l'organismo no profit che gestisce l'assegnazione degli indirizzi Internet in tutto il mondo, ha infatti confermato come le aziende private potranno inserire il proprio nome o quello di un proprio marchio nell'indirizzo Web da registrare.
Al momento i cosiddetti "top level domain", i domini di primo livello, sono 22 – cui si aggiungono oltre 250 suffissi geografici come .it o .eu – e quella decisa dall'Icann è quindi un'apertura sostanziale, che darà probabilmente vita a un'esplosione di nuovi siti battezzati che prenderanno il posto dei tradizionali .com, .net o .org. La possibilità di vedere per esempio nuovi portali .Android, .CocaCola o .Ferrari è quindi tutt'altro che remota.
Rivoluzione necessaria per assecondare la crescita inarrestabile del numero di utenti della grande rete telematica? Probabilmente sì, e Rod Beckstrom, presidente e Ceo di Icann, si è sbilanciato in tal senso parlando di "un'apertura delle porte al naming system di Internet per liberare l'immaginazione globale umana". Più concretamente, come si legge nella nota diffusa dell'organismo, il nuovo corso punta a rispettare "il diritto per qualsiasi gruppo di creare nuovi top level domain in ogni lingua o script". Della decisione non saranno in ogni caso probabilmente contenti i falchi dell'amministrazione Obama, che non più tardi di qualche mese fa avevano lanciato in seno all'Icann una proposta, poi bocciata, il cui fine era quello di dare agli Usa e ad altri governi poteri di veto relativamente all'assegnazione di nuovi nomi di dominio.
Ancora più liete nell'apprendere il drastico cambio di passo saranno quelle multinazionali che possono "spendersi" un brand e milioni di dollari o di euro di budget per le attività di marketing. Le richieste per i nuovi nomi verranno accolte dal 12 gennaio al 12 aprile 2012 e secondo gli esperti i primi a fare domanda saranno per l'appunto le grandi compagnie private e le grandi città. Dall'Icann arriva infine una previsione, e cioè la possibilità che nascano centinaia di applicazioni inerenti i nuovi suffissi, come .car, .love, .movie, .web, e il già tanto discusso .gay.
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