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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 15:39.

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Un serpentone di pannelli solari si stende tra i boschi del Belgio. È un nuovo impianto fotovoltaico che copre un tunnel ferroviario sulla tratta ad alta velocità Amsterdam-Parigi. L'impianto è il frutto di un accordo tra Enfinity, contractor belga specializzato in rinnovabili e Infrabel, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, in aggiunta ai comuni di Schloten a Brasschaat attraversati dal tunnel. Un esempio riuscito di collaborazione pubblico-privato.

«Creata per proteggere i treni dalla caduta degli alberi senza danneggiare l'ecosistema, la galleria ha oggi un ulteriore valore aggiunto ambientale perché produce energia pulita – spiega Francesco Zorgno, amministratore delegato Enfinity Italia – Siamo convinti che questo possa essere il futuro del fotovoltaico in Europa: l'installazione dei pannelli su superfici di strutture esistenti che non vanno a deturpare il paesaggio. Anche in Italia stiamo lavorando molto su impianti su tetto».

Sulla copertura del tunnel, di una lunghezza di 3,4 chilometri, appoggiano 16.000 pannelli monocristallini Jinko Solar della potenza di 245 Wp. Complessivamente la superficie fotovoltaica misura 27.830 mq per una potenza di picco installata pari a 3,92 MWp. Ogni anno l'impianto sarà in grado di produrre 3.300 MWh, l'equivalente del consumo elettrico medio annuo di 950 famiglie. L'energia prodotta verrà utilizzata in loco per alimentare i treni e la rete ferroviaria stessa: un'applicazione unica dell'energia solare in Europa.

«L'energia servirà la stazione centrale di Anversa e il raccordo ferroviario, fornendo illuminazione a alimentando i macchinari legati al funzionamento del raccordo stesso – continua Zorgno – Vorremmo sensibilizzare altri paesi europei a pensare al fotovoltaico in questo modo e prendere in considerazione questo tipo di applicazione».

In base alla regolamentazione belga, Enfinity ha potuto contare su un incentivo in conto energia pari a– 350€ /MWh. L'investimento complessivo è stato di 15,7 milioni di euro e la realizzazione dell'impianto ha richiesto circa due mesi. Prima dell'inizio dei lavori, sono stati condotti appositi studi sull'impatto della forza del vento e delle vibrazioni sui pannelli causate dai treni di passaggio. I lavori sono stati ultimati in dicembre ma, dopo l'allacciamento in rete, per la reale entrata in funzione è stato necessario aspettare i primi di giugno. Ora l'impianto è funzionante ed è in grado di evitare l'emissione di circa 2.400 tonnellate di CO2 su base annua. Nel giro di 20 anni il tunnel solare risparmierà all'ambiente 47.300 tonnellate di anidride carbonica.

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