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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2011 alle ore 08:16.

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Gli eurodeputati italiani sono tra i più seguiti su Facebook e Twitter e la pagina ufficiale del Parlamento europeo sul social network di Palo Alto è popolata in maggior parte dai nati nel Belpaese, oltre 17mila fan su un totale di più di 165mila.
Lo si apprende spulciando la nuova app della pagina Facebook del Parlamento europeo in cui vengono "schedate" le relazioni sociali online degli eurodeputati che operano tra Bruxelles e Strasburgo. Gli italiani, però, non sono i più attivi a commentare le attività postate dal social media coordinator del Parlamento europeo. «Gli eurodeputati usano i social media per colmare la distanza fisica tra Bruxelles e il loro Paese», racconta Raffaella De Marte che cura i social network dell'Europarlamento. I più interattivi sono gli inglesi e probabilmente il fattore linguistico è determinante a far primeggiare per partecipazione il popolo euroscettico per antonomasia. Proprio un deputato antieuropeista è tra i più seguiti su Twitter, Nigel Farage dell'Ukip (terzo con oltre 10.700 follower), forse perché Farage riesce a mostrare anche online il suo eloquio senza mezzi termini, lui che definì il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy (17500 follower) «uno con il carisma di una straccio bagnato».
Quasi il 70% dei parlamentari europei è presente su Facebook contro il 60% dello scorso anno e lo utilizza regolarmente per comunicare con i cittadini. In totale, i deputati hanno circa un milione e mezzo di amici e fan su Facebook e più di 340mila follower su Twitter, rispetto ai 215mila dello scorso anno. L'eurodeputata del Pd, Debora Serracchiani, è la più seguita in assoluto su Facebook, con oltre 56mila fan, precede il presidente del Parlamento europeo, il polacco Jerzy Buzek (più di 42mila), che, grazie alla campagna pubblicitaria di inserzioni a pagamento, è riuscito a superare Sonia Alfano dell'Italia dei Valori, che vanta oltre 32mila fan. Su Twitter la Serracchiani ha quasi 22mila follower ed è la più influente del Parlamento anche sulla piattaforma di microblogging. È molto attiva online: ha un blog su Il Post, testata online diretta da Luca Sofri e uno per Il Fatto Quotidiano. Proprio i nuovi media le hanno regalato notorietà nazionale e la possibilità di essere candidata a un seggio in Europa, come scrive sul suo blog, grazie a un discorso critico nei confronti del suo partito, il Pd, a marzo 2009 e inserito su YouTube dove ha riscontrato un boom di visualizzazioni. Una superstar dei social media tra i deputati di Bruxelles e Strasburgo è stato Luigi De Magistris fino all'elezione di maggio 2011, infatti, prima della campagna elettorale che lo ha portato a diventare sindaco di Napoli, contava 150mila fan su Facebook e 28mila su Twitter, (ora ha superato i 270mila su Fb e i 32mila su Twitter).
Così come l'alta partecipazione del pubblico italiano sui social media può essere spiegata con la voglia di trovare un mezzo alternativo alla Tv, così la larga diffusione dell'utilizzo di Twitter nei Paesi Bassi fa sì che gli eurodeputati olandesi siano tra i più seguiti. Sophia in 't Veld dei liberaldemocratici è quarta con quasi 10mila follower e secondo è il franco/tedesco Daniel Cohn-Bendit dei Verdi che ne ha più di 13mila.
twitter.com/giovannidepaola
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i più popolari in network

TWITTER
13.660 Daniel Cohn-Bendit. Molto popolare, ma non molto attivo
10.700 Nigel Farage. Fa una vetrina delle proprie attività

FACEBOOK
56.000
42.700 Jerzy Buzek. Ha fatto una campagna di inserzioni. E funziona
32.000 Sonia Alfano. Posta status "personali" e risponde ai post
21.700 Debora Serracchiani. La più seguita in assoluto, con una comunicazione prevalentemente unilaterale

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