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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2011 alle ore 13:36.

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Sfida a Facebook in un area decisiva: le fotografie. Instagram è un'applicazione software per iPhone che riceve dai suoi iscritti un'immagine ogni quindici secondi. E in nove mesi ha archiviato 150 milioni di scatti, anche da iPad e iPod touch. Diventa un album costruito in tempo reale da sfogliare sugli schermi digitali. A fare la differenza è un filtro per modificare le foto che abilita la creatività individuale: permette, ad esempio, di aggiungere un velo anticato color seppia o di giocare con i colori.

Elegante, rapido e semplice. È utilizzato da otto utenti su dieci.
In poco tempo Instagram ha allargato i suoi confini grazie ai social network dove gli iscritti condividono le loro opere e coinvolgono i loro amici. Presto arriverà anche sui cellulari con sistema operativo Android. Sulla crescita dell'applicazione software hanno scommesso anche alcuni imprenditori del web, a partire dal cofondatore di twitter, Jack Dorsey: ha partecipato a un investimento da sette milioni di dollari.

Sono stati gli studenti universitari ad alimentare la prima espansione di Facebook quando era ancora agli esordi, sette anni fa: il nome del social network deriva dall'album che raccoglie le fotografie dei volti ("face" in inglese) degli allievi. La condivisione delle immagini di vita universitaria ha attratto in poco tempo ondate di iscritti nella rete sociale online. Ma la facilità di scattare immagini dai cellulari apre uno spiraglio per altri concorrenti di Facebook. E Instagram con l'intuizione dei filtri creativi ha trovato presto uno spazio.

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