Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2011 alle ore 13:01.

My24

Film, programmi di intrattenimento, musica, fiction: dopo anni di attesa anche i video trasmessi su internet generano utili per i colossi dei media. Viacom gestisce negli Stati Uniti grandi network come l'emittente musicale Mtv e la rete d'informazione Cbs: di recente ha dichiarato un profitto di 60 milioni di dollari dagli accordi per le attività di streaming. Anche il gigante Comcast ha annunciato 80 milioni di dollari derivanti dall'area digitale di Nbcuniversal. Per filmati e show trasmessi online è un periodo di rapida evoluzione.

A segnalare un'inversione della rotta era già stato YouTube quando aveva annunciato di aver raggiunto un'intesa per la distribuzione di pubblicità associata con i suoi video che ha aperto la strada per conquistare la profittabilità, dopo anni di bilanci in rosso. Altri, invece, hanno imparato a generare utili dal noleggio di film visti in tempo reale attraverso internet. Senza dover andare a prendere la copia in dvd.

L'astro emergente è Netflix, disponibile all'inizio soltanto negli Stati Uniti e quotato in borsa: coinvolge i suoi abbonati con recensioni e commenti nei social network. In meno di un anno ha convinto un milioni di utenti in Canada a pagare una quota mensile per vedere film su internet. Punta sul modello "freemium" la piattaforma Hulu, sostenuta anche dalla NewsCorp del magnate australiano Rupert Murdoch: unisce accesso gratuito ("free") con i contenuti a pagamento ("premium") ed è appena sbarcata in Giappone. Dalla Gran Bretagna arriva la scommessa per il noleggio online di Lovefilm, acquistata dal colosso hitech Amazon.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi