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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2011 alle ore 16:27.

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Il tablet? Anelato dal 60 per cento degli internauti italiani più giovani. L'oggetto del desiderio, anzi una vera e propria passione secondo l'indagine Mobile-Next condotta da Nextplora, è però posseduto solo dal 2 per cento degli intervistati. Dati non così contrastanti come si potrebbe pensare a una prima lettura perché il mercato è in crescita ma non sta ancora esplodendo. Stando al rapporto Sirmi relativo al secondo trimestre del 2011, nel Bel Paese sono state distribuite 190mila unità, circa il 13% dei Pc consegnati nel corso dello stesso periodo.

Tanto basta, però, a sostenere il mercato italiano dei computer e a mantenerlo sostanzialmente in linea con il secondo trimestre fiscale dello scorso anno (+0,1%). GfK nel tradizionale resoconto Temax Italy fotografa una consumer electronics in forte difficoltà (con una contrazione complessiva del 12% rispetto al 2010), tuttavia proprio i tablet, insieme con gli smartphone, fanno da tampone ed evitano risultati ancor più negativi. Anzi, le tavolette elettroniche «a un anno dal lancio dell'iPad in Italia, seguito da numerosi altri modelli, sembrano aver conquistato le preferenze dei consumatori».

Come è spiegato proprio dal monitoraggio di Nextplora, giunto al quinto anno ed effettuato ogni trimestre su un campione di oltre 5.000 utenti italiani di telefonia mobile che navigano in Internet. Da Mobile-Next si apprende come 9 intervistati su 10 conoscono l'oggetto "tablet" ma lo interpretano in modo differente. Dal 47% del campione è considerato un piccolo pc con touschreen; per il 40 per cento rappresenta un dispositivo tutto nuovo, non comparabile con altri già disponibili. Il 13% lo vede come un telefono gigante a cui sono state aggiunte funzioni. Interessante notare come il 72 per cento dei "web user" guarda con attenzione alle tavolette multimediali, ma solo il 2% degli intervistati lo possiede.

Un dato che sintetizza una situazione percepibile in modo empirico: basta guardarsi attorno per scoprire come questi dispositivi siano nelle mani di una nicchia di utenti. Ma c'è il modo per farli decollare. Per esempio abbassando il prezzo: il 61% degli intervistati li considera ancora troppo cari e ritiene che valgano meno di quanto costano; mentre il 51% li acquisterebbe, sicuramente o probabilmente. Sono maggiormente interessati i giovani tra 15 e 19 anni (il 60% desidera un tablet).

Perchè? 7 persone su 10 ritengono che i tablet saranno molto diffusi e avranno un successo simile a quello dei telefonini e dei pc portatili; addirittura un 62% è concorde nel considerarli il futuro della navigazione su Internet e l'evoluzione del computer. Non è un caso che gli attuali possessori utilizzino questi dispositivi innovativi per accedere al Web (98% del campione italiano) e gestire la posta elettronica (82%); il 52 per cento legge e-book e il 43 per cento guarda video.

Per la cronaca, il campione interpellato da Nextplora dimostra come le tavolette multimediali siano principalmente usate da manager e imprenditori, con un elevato livello di istruzione, ma non mancano impiegati e insegnanti. In generale, almeno per il momento, i tablet conquistano più gli uomini che le donne, meglio ancora se con età compresa tra 35 e 44 anni e residenti nel Nord Italia. Questo, per sommi capi, l'identiki dell'utente tipo. Chiosa Andrea Giovenali, fondatore di Nextplora, quando spiega come «gli italiani si confermano molto aperti verso le innovazioni, a dispetto degli stereotipi»; i tablet sono un prodotto relativamente giovane, ma sarà il «protagonista dei prossimi mesi e cambierà il modo di leggere libri e notizie e di vedere i film».

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