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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2011 alle ore 18:08.

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Ogni anno, tra il 2 e il 4% del fatturato di uno studio legale viene investito in tecnologia. L'acquisto di tablet, lo sviluppo della presenza sui social media e la creazione di una rete virtuale grazie al cloud computing, sono infatti tra le fonti di spesa che da qualche anno trovano uno spazio crescente tra il budget di investimento di una law firm.

È quanto confermato per il 2011 dalla ricerca appena pubblicata da InsideLegal technology con International legal technology association , che con il report "Purchasing Trends of Law Firms" hanno fatto il punto su come gli avvocati spendono in tecnologia.

La ricerca è stata condotta su 684 studi legali che hanno oltre 50 professionisti, principalmente con base americana, che hanno risposto a domande sul budget, sull'importanza dei tablet in ufficio e su quanto conta la voce dei clienti e dei consulenti specializzati quando si parla di tecnologia. Per la metá degli studi, il budget speso in tecnologia è aumentato in media del 20% nell'ultimo anno. Il 57% degli studi ha dichiarato per il 2010 una spesa in tecnologia compresa tra il 2 e il 4% del fatturato, con il 46% degli studi che spendono una cifra compresa tra 8mila e 17mila dollari per professionista in questo ambito. Gli avvocati scelgono la tecnologia su cui investire online, e le ricerche internet mirate su un prodotto sono in aumento negli studi. Sul podio dell'innovazione ci sono l'iPad, seguito dalla digitalizzazione dei servizi legali e dal cloud computing, tecnologia che permette di condividere in remoto documenti e lavorare contemporaneamente sullo stesso fascicolo da postazioni differenti.

Il cloud computing, in fase di implementazione nel 68% degli studi coinvolti, permette inoltre di creare un backup dell'archivio dello studio, utile in caso di problemi informativi, oltre che di ridurre le spese di manutenzione e aggiornamento dell'hardware. Ad avere l'ultima parola sul budget dello studio sono solitamente i soci o il managing partner, anche se negli ultimi anni molti studi hanno creato un comitato con la delega all'approvazione del budget della tecnologia. Nonostante l'interesse per le nuove tecnologie in termini di spesa percentuale la maggior parte dei soldi viene ancora investita in tecnologia di base. Al primo posto negli investimenti c'è l'hardware, con l'acquisto di computer, l'aggiornamento del network, l'aumento della memoria dei database, e la creazione di network wireless. Interessante anche la spesa sottolineata da molti in studi in "disaster recovery", quindi la riparazione del network che ha subito un danno.

Guardando al futuro, nei prossimi 12 mesi gli studi dovrebbero tuttavia variare in parte la composizione della spesa. In un quarto degli studi, evidenzia la ricerca, verrá messo in preventivo l'acquisto di un iPad o di un tablet di altra marca. Il 22% degli studi sta inoltre pianificando di migliorare il proprio sistema di conferenza video, con l'acquisto di telefoni wireless e di proiezione diapositive giá messe in conto dal 20% delle firm.

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