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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2011 alle ore 19:22.

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BERLINO - Sarà uno dei tormentoni hi-tech ancora per qualche anno, fino a quando la tecnologia saprà garantire una resa visiva adeguata e i costi per produrre gli speciali pannelli capaci di visualizzare le immagini in tre dimensioni senza l'ausilio degli occhialini saranno scesi ai livelli di produzione di massa. Il 3D in versione "glasses free", senza occhiali per l'appunto, ha comunque conosciuto all'edizione 2011 di Ifa un passo in avanti concreto, almeno rispetto a quanto visto a Berlino un anno fa.

Come previsto alla vigilia, Toshiba ha presentato ufficialmente il primo modello di televisore Lcd 3D "glasses free" di grande formato destinato al mass market (quello in mostra da Philips era solo un prototipo), e precisamente la famiglia LZ2 da 55 pollici, il cui debutto nei negozi è fissato a partire da dicembre in Germania con prezzi al momento ignoti. Il sistema alla base dell'effetto auto-stereoscopico è noto: il pannello è dotato di diverse minuscole lenti che inviano due diverse immagini simultaneamente (una diretta all'occhio sinistro e l'altra al destro) con nove prospettive di viste differenti creando in tal modo l'effetto tridimensionale per un massimo di nove spettatori. Il problema della diversa posizione occupata da chi sta davanti allo schermo viene risolto da una telecamera frontale e da un'applicazione di "face tracking" mentre alla conversione dei contenuti 2D in 3D, da visualizzare in stereoscopia senza indossare occhialini, pensa il nuovo processore Cevo Engine integrato nel televisore. Sulla carta, ma anche nella pratica, la tecnologia ha raggiunto l'obiettivo: gustare contenuti tridimensionali sul maxi schermo della Tv del salotto è già possibile ma la qualità d'immagine (stando almeno a quanto visto dai prototipi messi in vetrina da Toshiba) è ancora suscettibile di notevoli miglioramenti, soprattutto per ciò che riguarda la messa a fuoco delle stesse, non certo perfetta nonostante la risoluzione monstre (3.840×2.160 pixel) del pannello Quad Full Hd da 55 pollici.

Migliore, perché le dimensioni sono decisamente inferiori, è il risultato a cui in tema di schermi 3D "glasses free" è arrivata Sony, che a Berlino ha presentato un'interessante evoluzione dei suoi notebook Vaio Serie S con schermo da 15,5 pollici. La novità in questione è un pannello accessorio, applicabile sopra il display del notebook, che opera da barriera di parallasse e abilita quindi la riproduzione in modalità stereoscopica delle immagini senza la necessità di indossare gli occhialini a tecnologia attiva. La telecamera e il software di riconoscimento facciale, che seguono e rilevano costantemente la posizione dell'utente riducendo quasi a zero distorsione delle immagini in caso di spostamenti bruschi dello sguardo rivolto allo schermo, fanno il resto. L'effetto finale è decisamente buono ma anche in questo caso papabile di ulteriori affinamenti: di certo si tratta di una soluzione non particolarmente onerosa (il pannello aggiuntivo dovrebbe costare circa 130 euro al pubblico, da aggiungere ai circa 1.300 del notebook) che apre una nuova frontiera nel campo delle soluzioni di intrattenimento personale "glasses free".

Richiede invece gli occhialini a tecnologia attiva un'altra primizia di Sony vista a Berlino, la serie Vaio L con display da 24 pollici, e cioè uno primi pc "all in one" ad esibire uno schermo Full Hd con interfaccia multitouch. La resa visiva? Ottimale, ma a frenarne la possibile adozione di massa come surrogato del televisore – può naturalmente fare da display per visualizzare i contenuti riprodotti su lettore Blu Ray e Playstation – ci sono i costi di listino e l'obbligo di indossare gli occhialini. Obbligo che per i patiti di giochi e filmati tridimensionali diventa piacere "estremo" con un'altra "new entry" firmata Sony, il Personal 3D Viewer HMZ-T1. Questo gadget hi-tech, vagamente simile a un cappellino da baseball dalla grande visiera e dotato di due mini schermi Oled separati e audio surround 5.1 simulato, ha la capacità di riprodurre virtualmente l'effetto di una proiezione in 3D come se si fosse in una sala cinematografica a 20 metri di distanza da uno schermo ad altissima risoluzione da 750 pollici. Con il Viewer si sta invece seduti in poltrona a casa propria, si lascia il televisore a qualcun altro e ci si immerge in una dimensione tridimensionale totale (e del tutto personale) per vedere un film o giocare in 3D.

È noto che la tecnologia 3D sta muovendo passi da gigante anche nel campo del digital imaging e proprio da Ifa, nell'edizione 2010, era partita la corsa in avanti dei produttori per portare sul mercato camere digitali e camcorder capaci di scattare foto e registrare video in formato Hd modalità tridimensionale. Panasonic ha bissato in tal senso la primizia dell'anno passato annunciando una nuova macchina fotografica compatta Lumix a doppio obiettivo 3D che verrà distribuita a partire dall'inverno. Il prodotto in questione abbinerà agli scatti in versione stereoscopica anche i video in alta definizione (in formato Avchd con il sistema side-by-side) e sfrutterà un doppio set di lenti ognuno dei quali dotato di zoom 4x. Basterà poi scaricare fotografie e filmati sui Tv Viera 3D di Panasonic inserendo la Sd card nell'apposito slot del televisore o collegando la macchina fotografica all'apparecchio con il cavo Hdmi. Al mondo delle videocamere appartiene infine uno dei prodotti forse più originali visti in vetrina a Berlino, e cioè il primo binocolo digitale al mondo capace di registrare filmati in alta definizione Full Hd e 3D con audio in modalità stereo. Il gadget in questione (modelli Dev-5 e Dev-3, nei negozi italiani dall'autunno con prezzi a partire da 1.700 euro per il prodotto meno perfomante), porta ancora la firma di Sony e si presenta agli appassionati del genere sportivo o naturalistico con attributi tecnici tali (vedi il sistema di autofocus elettronico e lo stabilizzatore ottico SteadyShot per inquadrare e definire perfettamente anche i soggetti in movimento) da promettere risultati di livello "professionale" anche per i meno avvezzi alle riprese da telecamera. Una volta salvati in memoria, i video di trasferiscono dal binocolo a un televisore compatibile con la tecnologia 3D (anche non di Sony) tramite cavo Hdmi e sono pronti alla visione. Sempre che si disponga degli appositi occhialini o di uno schermo tridimensionale "glasses free".

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