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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2011 alle ore 15:10.
L'ultima modifica è del 14 settembre 2011 alle ore 17:46.

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HD 85512 sembra essere nella zona Goldilocks e verrà tenuto d'occhio d'ora in avanti 24 ore al giorno. Non è una conversazione fra controllori di volo, ma l'annuncio di una scoperta di una certa importanza: attorno alla stella, denominata dagli astronomi HD 85512, è stato trovato un pianeta abbastanza simile alla Terra e a una distanza dalla propria stella tale da garantire un'atmosfera né troppo calda né troppo fredda al pianeta stesso, come nella favola dei tre orsetti e Riccioli d'oro, Goldilocks appunto.

Se un pianeta è infatti troppo vicino alla sua stella fa la fine del nostro Mercurio, un mondo rovente e desolato a centinaia di gradi di temperatura. Se invece è troppo lontano, come Plutone per esempio, si trova a centinaia di gradi sotto lo zero e la Siberia diventa un luogo di villeggiatura invernale.

In altre parole un pianeta tiepido come la nostra Terra è come la minestra che l'orsetto offre a Riccioli d'oro. Evidentemente al primo astronomo che fece questa considerazione sulle condizioni necessarie per lo sviluppo della vita nell'Universo piacevano le favole per bambini.
La scoperta è stata annunciata nei giorni scorsi nel corso di un convegno di astrofisici cacciatori di pianeti, in Usa, da Michel Mayor, l'astronomo svizzero che nel 1995 per primo realizzò uno dei sogni dell'umanità, e una delle più grandi scoperte degli ultimi 50 anni: trovare un pianeta attorno a una stella diversa dal Sole.

A oggi ne conosciamo già un migliaio e la questione non fa più che tanto scalpore, ma Mayor ha stupito di nuovo tutti annunciando altri 50 pianeti scovati in un colpo solo coi telescopi europei del Cile e uno strumento nuovo e molto raffinato, HARPS, capace di analizzare meglio degli altri le debolissime alterazioni della luce delle stelle dovute alla presenza di un pianeta che gira loro attorno. Infatti i pianeti extrasolari non li vediamo direttamente, per questo occorre aspettare il prossimo decennio e i nuovi strumenti, se ci saranno i soldi per costruirli.

Pensiamo invece a un lampione lontano lontano da noi attorno a cui gira vorticosamente, come capita d'estate, una farfalla notturna. Riusciamo a capirci qualcosa solo se siamo abbastanza vicini al lampione. E infatti tutti e 50 i nuovi scoperti sono dietro l'angolo in termini astronomici, poche diecine di anni luce, e di questi poi ben 16, ed è già una grossa novità, sono sicuramente solidi e di tipo terrestre. Lui, quello di HD85512 è solo 3.6 volte la Terra e a una distanza tale dalla stella da non congelare né bollire: che ci sia vita ? Non si può certo dire, è un primo tenue ma sicuro indizio, ora cercheranno di trovare nella sua atmosfera qualche segno, ad esempio la "firma" della clorofilla o altro che possa dirci con sicurezza che c'è un qualche tipo di attività organica.

Questo strano mondo, a 36 anni luce da noi, un niente nella scala delle distanze astronomiche, ruota attorno a una stella arancione, più piccola del Sole, circa due terzi, e molto meno luminosa, circa il 15 % del Sole, eppure potrebbe riservarci la più grande delle sorprese. Speriamo, se non sarà questo comunque c'è chi, come Mayor , è ottimista e pensa che nel prossimo futuro, presto, troveremo il mondo "giusto" da studiare. Arrivarci poi sarà un altro bel problema: con i mezzi che abbiamo per fare anche solo 36 anni luce occorrono miliardi di anni.

L'ottimismo di Mayor è legato anche all'entrata in campo del nostro Paese, la caccia al pianeta gemello fra poco diventa infatti fortemente tricolore. Un gemello dello strumento HARPS usato nel Sud del mondo, in Cile, per questo studio verrà montato al Nord, al Telescopio Nazionale italiano alle Canarie, che non poteva chiamarsi se non Galileo. Un ottimo telescopio, di media dimensione, con caratteristiche ideali per questo tipo di studio. Chissà, in fondo fu proprio un italiano a scoprire un "Nuovo Mondo" nel 1482.

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