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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2011 alle ore 09:53.

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(Ansa)(Ansa)

Durante le proteste a Londra i gruppi nelle strade hanno organizzato raduni e saccheggi improvvisati anche attraverso le chat dei loro Blackberry: hanno comunicato con un canale privato, alternativo al passaparola in strada e al sicuro da sguardi in profondità delle forze dell'ordine. La chat, però, funziona soltanto tra persone che utilizzano un Blackberry: i testi sono inviati come dati cifrati.

Già in passato in Medio Oriente alcuni governi nazionali hanno chiesto di avere sul loro territorio i server protetti della Rim, l'azienda canadese che gestisce il traffico delle informazioni cifrate dei Blackberry.
Altri cellulari possono abilitare connessioni più sicure rispetto alla tradizionale conversazione vocale. Redphone, per esempio, è un'applicazione per smartphone con sistema operativo Android: i dialoghi vengono tradotti in traffico dati e in seguito crittografati. A svilupparla è stato Philip Zimmerman, talento del software e tra i pionieri del Pgp, uno standard aperto per la sicurezza utilizzato anche dai reporter che vogliono scambiarsi documenti riservati. Per iPhone sono disponibili Phonecrypt e Krypton. È richiesto che entrambe le persona installino le applicazioni per avere una connessione cifrata. Dalla torinese Caspertech, invece, arriva il cellulare Cryptech 3G: invia le comunicazioni vocali attraverso internet (voip) e funziona con i sistemi operativi Windows, Symbian e Blackberry. Nessuno, però, può proteggere dalle intercettazioni ambientali.

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