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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2011 alle ore 20:56.

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"Ciao, come stai? ma dimmi sei proprio tu in questo video?": è uno dei messaggi che nelle ultime ore dilaga su Facebook, associato con il nome dell'utente. Ma la curiosità spinge verso un tranello: gli iscritti del social network cliccano su un finto filmato di YouTube e vengono infettati da un virus. La trappola è congegnata con astuzia: in alcuni casi sono leggibili i commenti di altre persone come "Questa ragazza doveva essere pazza per averlo fatto".

Sono frasi generiche, ma diventano più credibili nel contesto di Facebook. Oppure, vengono citati ("taggati") altri amici nel video. Il virus fa leva sulla curiosità e sulla fiducia: diventa operativo quando si acconsente al "controllo di sicurezza" dopo aver cliccato sul filmato. Da quel momento ha accesso al profilo personale e si "replica": invia lo stesso messaggio alla propria rete di contatti. E diffonde il contagio.

Non bisogna cliccare, anche se il video di YouTube sembra provenire da altri iscritti del social network. Chi, invece, è caduto nella trappola può utilizzare un software per rimuovere eventuali "programmi spia" ("spyware") e cambiare la sua password. Non sembra un'epidemia globale, ma è diffusa soprattutto tra gli italiani. Gli utenti di Facebook hanno preso anche contromisure spontanee: scrivono sulle loro bacheche avvisi per consigliare di non aprire il filmato. E avvertono: "Contiene un link ruba-profilo e quindi addio anche alle pagine". Ma finora non sono arrivate conferme su furti dei profili personali nel social network.

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