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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2011 alle ore 19:27.

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La faccia di Jeff Bezos, il ceo di Amazon, nel mostrare la sua nuova "creatura" alla platea di addetti ai lavori e giornalisti intervenuti alla presentazione ufficiale del Kindle Fire è di quelle molto soddisfatte. Di chi è convinto di avere fra le mani un prodotto che diventerà un "best seller" e per cui spende le seguenti parole: «We're building premium products at non-premium prices». La traduzione non renderebbe l'idea perchè tutto sta nel termine premium. Il prodotto in oggetto, da tempo atteso e come si pensava basato sul sistema operativo Android, è in effetti uno dei pochi device che potrà dare filo da torcere all'iPad. Se non altro per il prezzo con il quale Amazon lo lancerà sul mercato a partire da metà novembre e lo rende disponibile da subito in pre-ordine: 199 dollari, meno della metà rispetto al modello base di Apple.

Se vi sembrano ancora troppi, un'alternativa più economica presentata da Bezos insieme al Fire, è il Kindle Touch. È già possibile ordinarlo a 99 e 149 dollari (la versione con connessione 3G) e andrà in consegna a partire dal 21 novembre. Il nuovo entry level dell'e-reader Kindle, invece, sarà venduto con uno chassis ridisegnato a 79 dollari (35 in meno del modello più economico attuale), un prezzo che secondo Bezos permetterà ad Amazon di «venderne milioni».

Tornando al Kindle Fire, il prodotto segna dunque l'ingresso di Amazon nell'arena dei tablet e sono in tanti a scommettere sull'appeal che gli verrà riservato dai consumatori, soprattutto da coloro che guardano alle tavolette come a un "gadget" tecnologico per cui non si devono spendere 500 dollari o l'equivalente in euro. A rompere gli schemi di un mercato che oggi vede Apple dominatrice incontrastata c'è poi il fattore marchio: il brand Amazon non ha bisogno di presentazioni e dalla sua il più grande sito di e-commerce al mondo ha una comunità di utenti che praticamente nessuno può vantare in termini di volumi e di fidelizzazione.

Le caratteristiche tecniche del Fire, ovviamente, giocheranno anch'esse un ruolo importante ed in tal senso si possono evidenziare come punti di forza il processore dual core e l'interfaccia utente, completamente diversa da quelle di tutti gli altri tablet androidi in commercio. Le assenze di camera digitale, di un microfono e della connettività 3G sono invece delle evidenti lacune (evidentemente volute per tenere contenuti i costi) e fanno il paio con la versione meno recente di Android per smartphone.

Altro possibile difetto alla voce memoria: solo otto i Gbyte di spazio di archiviazione disponibili mentre una delle prerogative distintive del tablet di Amazon è quella di abilitare la navigazione online attraverso il browser proprietario Silk, che sfrutta una combinazione di contenuti residenti nella memoria cache del device e direttamente nel Web (e quindi nella cloud di Amazon). Per Bezos l'importante era poter combinare in un unico device connessione Web, lettore di ebook Kindle, video e app store e con il Fire l'obiettivo è stato raggiunto.

Quanto al posizionamento sul mercato, per alcuni analisti il Kindle Fire è più un diretto rivale del Nook Color di Barnes & Noble che non dell'iPad ma è impossibile non metterlo in competizione con la tavoletta della Mela. Al momento del lancio, Amazon offrirà a catalogo i contenuti digitali dei provider con i quail ha già trovato un accordo (gli editori Conde Nast, Hearst e Meredith fra questi) e grazie alla tecnologia Whispersync saranno a disposizione degli utenti anche film e show televisivi (quelli della 20th Century Fox per esempio).

Nota di servizio per chi è già affine alle modalità di "engagement" di Amazon: chi acquisterà il Kindle Fire potrà provare gratuitamente per 30 giorni Amazon Prime, il servizio premium di consegna (che costa 79 dollari l'anno) che garantisce la ricezione del bene acquistato online entro 48 ore dall'ordine. La guerra ad Apple e all'iPad passa anche da qui.

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