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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2011 alle ore 19:53.

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Apple svela il nuovo iPhone 4S: l'annuncio minuto per minuto

Il titolo dell'evento svelava tutto: Let's talk about iPhone. Ma al posto di parlare dell'iPhone si parlerà con l'iPhone. La conferenza di oggi di Apple si è accesa quando è stato presentato Siri, un agente intelligente, un software capace di riconoscere il linguaggio naturale, elaborare la richiesta e fornire una conseguente risposta. Acquisita nell'aprile di quest'anno, Siri rappresenta una delle software house più innovative e ambiziose. Potremo, per esempio, chiedere a questo "robot" di indicarci quale è il migliore ristorante di pesce di Milano e lui risponderà interrogando social network, database e siti attraverso una sofisticata interfaccia semantica. È proprio nell'incrocio di queste informazioni e nell'interfaccia la verà novità di una presentazione che ha tutto sommato deluso, vuoi per l'annunciata mancanza del leader carismatico, vuoi per i pochissimi colpi di scena.

iPhone 4S, non è il cinque. L'attesa era tutta per il nuovo iPhone che però è parso un iPhone 4 sottoposto a una decisa cura di steroidi. Nulla di esaltante. Due volte più veloce rispetto al modello precedente, confermato il chip A5, così come - in linea con le indiscrezioni - la camera da otto megapixel più veloce e più luminosa (5 lenti) e i video a 1080p. Miglioramenti sostanziali sono quelli rappresentati da un sistema di stabilizzazione dell'immagine in tempo reale e da un'antenna che ottimizza la velocità di trasmissione.

iCloud. La seconda ma attesa novità era naturalmente iCloud, il cloud computing secondo Steve Jobs. Negli Stati Uniti arriverà il 12 ottobre e sarà grauita. Entro la fine dell'anno anche in Europa e Italia. La sincronizzazione di mail, Safari e altre applicazioni su iPad e iPhone avverrà senza passare da iTunes o avere un pc. A dare l'annuncio è stato proprio Tim Cook, l'uomo d'ordine della Apple, il "sostituto" di Steve Jobs. Comicia nera e jeans: per Tim Cook una presentazione più da manager che da visionario. Ma questo si sapeva. A lui è stata affidata la solita pioggia di numeri. Il più importante è il più piccolo: 5%, la quota degli iPhone sul totale dei cellulari nel mondo. Una percentuale gigantesca se contiamo che Apple è sul mercato della telefonia praticamente con un solo modello. Diverse le percentuali sul fronte della musica (78% del mercato è iPod) e dei Mac (23%). E poi interessanti i numeri sull'indotto: gli sviluppatori grazie all'app store hanno guadagnato tre miliardi di dollari. I consumatori scaricato 18 miliardi di applicazione, più di mezzo miliardo al mese.

Os5. Altro novità attesissima Os5, la versione cinque del sistema operativo mobile di Apple che potrà essere scaricato insieme a iCloud. I punti di foza saranno l'integrazione con Twitter e la sincronizzazione dei messaggi su tutti i propri dispositivi iOs.

Le reazioni al dopo Jobs. Dai primi commenti in rete la prima volta di Tim Cook pare non abbia incantato. Né gli "eppolisti" vip ma neppure i mercati finanziari hanno premiato la presentazione. Certamente ha pesato la mancanza sul palco di Steve Jobs. Tuttavia, forse è stata sottovalutata le reale prospettive di Siri. Attualmente sul mercato ci sono software che riconoscono comandi vocali per cercare una parola su internet. Ma anche software che trascrivono in modo automatico quello che diciamo. Una quindicina di giorni fa Google ha lanciato un servizio che consente di telefonare, mandare sms o fare una ricerca su internet parlando in italiano. Dalla voce passerà la rivoluzione delle interfacce che un po' tutti attendono. La comprensione del linguaggio naturale e l'interpretazione dello stesso in chiave di ricerca è la vera frontiera. Il passaggio è sostanziale: dalle parole di ricerca si passerebbe alla formulazione di domande. Parleremo al cellulare e con il cellulare. Ma a rispondere ci saranno internet e i social network.

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