Pixirad - Radiografie «a colori» per la diagnosi precoce

Pixirad vuole introdurre sul mercato un nuovo tipo di sensore radiologico con caratteristiche intrinsecamente ed integralmente digitali. Si tratta di un radicale balzo in avanti rispetto agli standard attuali: un sensore in grado di contare individualmente i raggi X incidenti e di separarli, in tempo reale, sulla base del loro colore (energia).

L'immagine è digitale non solo al momento della sua visualizzazione ma già al momento della sua generazione e memorizzazione all'interno della matrice di pixel del sensore.

La cattura diretta dei raggi X, la misura del loro colore e la elevatissima risoluzione spaziale permettono di ottenere un rapporto ottimale fra qualità dell'immagine e dose di radiazioni assorbite. Questo è di fondamentale importanza, per esempio, per la diffusione dello screening mammografico. Ciò permetterà di scoprire in anticipo i tumori al seno e grazie all'effetto combinato della diagnosi precoce e delle migliori terapie sarà possibile aumentare considerevolmente la probabilità di guarigione per le pazienti affette da questo tipo di neoplasia. La realizzazione del sensore si basa su una combinazione di sofisticate tecnologie di microelettronica, scienza dei materiali ed interconnessione tridimensionale. Il team proponente ha già realizzato un prototipo del sensore in scala uno a due. Pixirad si propone di raggiungere in alcuni anni una penetrazione del 10% nel mercato di riferimento.

Perché è un'idea innovativa

I raggi X sono digitali per natura. Il sensore Pixirad li cattura uno ad uno e ne misura l'energia in una singola esposizione. Questo comporta:
1) eliminazione completa del rumore elettronico,
2) nessuna degradazione dell'immagine nella fase di conversione analogico-digitale,
3) possibilità di accedere per la prima volta alla informazione sul ‘colore' della radiazione X.
Il salto tecnologico realizzato da Pixirad si può paragonare al passaggio dalla televisione in bianco e nero alla televisione a colori.

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