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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 alle ore 12:26.

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Dal recente rapporto Coldiretti/Censis emerge che gli alimenti pìù diffusi in Italia sono ancora il pane, consumato da 17 milioni di persone ad ogni pasto, e la pasta, consumata da 2,1 milioni di italiani tutti i giorni. Da questa alimentazione sono esclusi i soggetti celiaci, cioè gli intolleranti al glutine, la più diffusa intolleranza alimentare (0,5-1% in Europa e Usa). L'unica terapia valida per i celiaci è la dieta gluten free per tutta la vita, una restrizione forte e di non facile attuazione.

La ricerca su questo tema è stata molto intensa. In particolare, un'innovativa procedura enzimatica in grado di bloccare la risposta tossica del glutine, è stata realizzata dall'istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr.

La metodologia, coperta da brevetto internazionale, fa uso di sostanze food grade che consentono alle farine di grano detossificate di mantenere inalterate le principali proprietà tecnologiche. La scoperta rappresenta un elemento di forte innovazione rispetto agli attuali alimenti gluten free, a base di cereali alternativi ed additivi.

Safecereals nasce come spin-off del Cnr a supporto delle aziende che applicheranno la nuova procedura. Per la realizzazione del novel food sono infatti necessarie due produzioni: enzima food grade con formulazione ottimizzata per l'impiego su farine e semole; sistema analitico di monitoraggio della reazione enzimatica nella fase industriale. Entrambi i prodotti saranno realizzati in esclusiva da Safecereals.

Perché è un'idea innovativa

Il mercato degli alimenti gluten free è in continua espansione nel mondo, anche perché aumenta il loro consumo da parte di persone non celiache, a scopo salutistico. L'ampiezza del mercato richiede pertanto alimenti innovativi ed ancora più sicuri come quelli prodotti con farine detossificate secondo Safecereals.

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